Dermatite atopica: cause, sintomi e prevenzione

I sintomi per riconoscerla. Cibi che possono scatenarla: dai formaggi al cioccolato. Tra i rimedi naturali i fiori di camomilla e il mirtillo. Come vestirsi e lavarsi per evitarla

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DERMATITE ATOPICA

Il termine deriva dal greco, a-topos, senza un luogo preciso. E in effetti la dermatite atopica è un disturbo infiammatorio che può colpire la pelle, senza conseguenze infettive, in qualsiasi parte del corpo. Colpisce prevalentemente i bambini e si presenta con un primo, evidente sintomo: un fastidioso prurito, al quale poi si abbina un eritema e la secchezza della pelle. A parte le terapie farmacologiche, quando sono necessarie, esistono alcuni importanti rimedi naturali contro la dermatite atopica e conta molto una buona prevenzione.

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COS’È LA DERMATITE ATOPICA

La dermatite atopica è una dermatite pruriginosa la cui comparsa avviene generalmente dopo il sesto mese di vita. Di solito, il prurito è il sintomo principale nella prima infanzia, fino ai 2 anni; il soggetto affetto da dermatite può presentare delle lesioni eczematose, arrossate e bagnate, che compaiono soprattutto sul viso e sugli arti. Le lesioni, poi, col passare del tempo possono interessare anche ginocchia, gomiti, collo e tendono a diventare più secche.

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CHI COLPISCE

La dermatite atopica è in aumento in tutto il mondo, anche per effetto della crisi climatica. In Italia colpisce un adulto su 10 e un bambino su 4. IUl picco di incidenza della dermatite atopica si registra tra i 10 e i 20 anni di età, mentre se inizia molto presto durante l’infanzia, potrebbe esserci una remissione dopo i 10-12 anni.

SINTOMI

I sintomi sono legati ad alcuni difetti della barriera che riveste la cute. Si ritiene che la dermatite atopica sia di origine genetica e che chi ne soffra possa avere maggiore possibilità di sviluppare anche allergie alimentari nella prima infanzia o dopo. L’eczema atopico non è contagioso e dunque non lo si prende dagli altri. In circa il 60% dei casi, la dermatite atopica scompare nella pubertà anche se sono frequenti delle recidive in età adulta. Man mano che il soggetto cresce, la malattia o regredisce spontaneamente oppure cronicizza, comportando sintomi più severi come ipercheratosi o ragadi, oltre che un insopportabile prurito.

Tra i sintomi ci sono lesioni eczematose, spesso si tratta di croste, che dopo i due anni e negli adulti si concentrano nelle pieghe di gomiti, ginocchia, viso, mani e piedi. Le lesioni sono molto visibili e si abbinano a un prurito intenso e all’insonnia

CAUSE

La dermatite atopica può essere scatenata da molteplici cause, di natura varia, come ad esempio, lo stato psicosomatico del soggetto che ne è affetto oppure l’ambiente circostante. Accade, infatti, che alcuni soggetti, in ragione di una predisposizione genetica a cui è associata un’anomalia della risposta immunitaria, abbiano una barriera epiteliale difettosa e che, dunque, la pelle non riesca a bloccare gli allergeni situati nell’ambiente circostante. Questo tipo di pelle è più sensibile agli agenti esterni ed ha una risposta immunitaria eccessiva, rilasciando le molecole tipiche delle allergie e di diverse sostanze infiammatorie. La conseguenza è un enorme arrossamento con comparsa di prurito ed eczema. Se poi a questo si aggiunge un particolare stato di stress emotivo e psicologico, allora i sintomi tendono a peggiorare. I soggetti con dermatite atopica presentano una reazione eccessiva del sistema di difesa del loro organismo a diverse sostanze irritanti, come gli acari della polvere, il polline, il fumo, l’inquinamento ambientale, alcuni tessuti e anche certi detergenti particolarmente aggressivi. Ma quella che viene considerata una delle principali cause della dermatite atopica, anche sulla base di recenti ricerche scientifiche, è il cambio di stagione.

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CI SONO CIBI CHE POSSONO SCATENARE LA DERMATITE ATOPICA?

La dermatite atopica può essere provocata anche da alcuni cibi, oppure può subire, a causa di questi, un peggioramento. Nella maggior parte dei casi, tali alimenti sono presenti nella dieta quotidiana e sono assolutamente insospettabili. Accade anche che se si eliminino questi cibi, la dermatite non regredisca affatto, perché ciascun individuo reagisce a modo proprio. In ogni caso, ridurli può comportare un lieve miglioramento delle condizioni generali. Tali alimenti dovrebbero essere consumati da soli, mai insieme agli altri incriminati, per verificare la reazione che possono scatenare sull’organismo. Se, nel mangiarli, il rossore ed il prurito aumentano, allora è segno che debbano essere rimossi dalla dieta, almeno per qualche tempo.

Gli alimenti imputati sono:

  • latticini, formaggi e latte vaccino
  • frutta secca con guscio
  • insaccati
  • uova
  • pomodori
  • soia
  • agrumi
  • crostacei
  • spinaci
  • ananas
  • cioccolato
  • fragole

Quella che non andrebbe mai abbandonata è la dieta mediterranea poiché alcuni alimenti compresi in essa, svolgono un’azione protettiva contro la dermatite. Ottimi i cibi ricchi di fibre, le vitamine, i sali minerali e i grassi vegetali. Da non dimenticare la frutta e la verdura, i cereali integrali e il pesce, tranne quello che sia specificatamente controindicato.

COME SI GUARISCE DALLA DERMATITE ATOPICA

L’igiene del corpo è fondamentale quando si voglia guarire dalla dermatite atopica. Bisognerebbe, infatti, fare spesso bagni tiepidi (non caldissimi, perché il calore aumenta il prurito) o docce veloci, tiepide anch’esse, adoperando saponi delicati o “saponi non saponi” che non aggradiscono l’epidermide. La pelle va inoltre mantenuta idratata, affinché si ripristini il film idrolipidico della superficie. È dunque bene applicare delle creme idratanti ed emollienti più volte durante la giornata, soprattutto dopo la doccia o il bagno. Il trattamento farmacologico vero e proprio consiste nell’uso di corticosteroidi e di inibitori della calcineurina, che è un enzima che attiva le cellule immunitarie. I corticosteroidi si applicano direttamente sulla pelle, in relazione ai sintomi (prurito e infiammazione) e sono farmaci antiinfiammatori importantissimi, adoperati anche per evitare l’acutizzarsi della malattia. Generalmente, l’applicazione avviene due volte al giorno. Quando il prurito si riduce, si riducono anche i farmaci. Gli inibitori della calcineurina, antinfiammatori anch’essi, vengono usati nella fase acuta in zone come viso, pieghe cutanee e genitali. Di solito, prevengono le riacutizzazioni e quando li si adopera, bisogna schermarsi dalla luce solare. Tutte le terapie vanno effettuate sotto stretto controllo medico e per un periodo non troppo prolungato. Ai trattamenti locali, va anche affiancato un farmaco antistaminico che riduce il prurito, il quale fa aumentare il rischio di infezioni batteriche.

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RIMEDI NATURALI

Oltre alla medicina tradizionale, anche i cosiddetti rimedi naturali o “della nonna” sono utilissimi per alleviare i sintomi della dermatite. Nessuno di questi metodi si sostituisce, ovviamente, alla medicina ma, in alcuni casi, possono migliorare la vita grazie ad ingredienti naturali che si hanno in casa. Alcune erbe, ad esempio, hanno un effetto calmante sin dalle prime applicazioni e vengono adoperate contro gli arrossamenti e i pruriti.

  • I fiori di camomilla, sono un ottimo rimedio contro la dermatite atopica. Basta riempire la vasca con acqua tiepida immergendovi dentro i fiori di camomilla. Un bagno di questo genere, protratto per una ventina di minuti, calmerà l’arrossamento della pelle. Oppure, si può preparare un semplice infuso di camomilla e poi tamponare il liquido sulla pelle.
  • Anche il mirtillo è un valido aiuto contro la dermatite. Può essere frullato per realizzare una maschera da adoperare più volte durante il giorno senza effetti collaterali.
  • Il gel di Aloe Vera è calmante e curativo e va applicato circa tre volte al giorno sulla zona interessata, massaggiando affinché penetri meglio.
  • Il miele è un antibatterico ed antiinfiammatorio naturale e unito a dell’acqua tiepida, genera un composto da applicare sulla zona arrossata, facendo un leggero massaggio.
  • Anche l’olio di mandorle dolci e quello di borragine garantiscono un miglioramento delle condizioni generali. Questi vanno spalmati adoperando una piccola garza. In breve tempo, le chiazze rosse guariscono e sparisce il prurito.
  • La liquirizia aiuta a combattere naturalmente la dermatite, assunta in gocce, in tè o facendo degli impacchi sulle zone interessate.
  • Utilissime anche la bardana, il tarassaco e l’echinacea, se utilizzati sotto forma di impacchi, perché ricchi di principi attivi che leniscono le infiammazioni cutanee.

COME PREVENIRE LA DERMATITE ATOPICA

Al fine di evitare l’insorgere o anche l’aggravarsi della dermatite atopica, è fondamentale che l’epidermide sia sempre idratata e nutrita, affinché il suo equilibrio non sia alterato e non si scatenino infezioni. La corretta igiene quotidiana è il primo passo dal quale partire per scongiurare tale malattia. Bisogna lavarsi adeguatamente, in relazione alle esigenze individuali e alla vita che si conduce, senza esagerazioni, indipendentemente dalla stagione. Il detergente da adoperare deve essere delicato per non alterare la barriera della pelle. Bisogna, inoltre, indossare indumenti comodi, realizzati con fibre naturali, che siano assorbenti e anche traspiranti. Chi soffre di dermatite atopica dovrebbe cercare di evitare di vivere situazioni emotive violente, perché lo stato psicologico influisce molto sulla comparsa o l’aggravarsi di tale patologia. In generale, chi combatte contro la dermatite, dovrebbe abitare in una casa bena areata, che non sia troppo polverosa. Anche il sole può aggravare la situazione, dunque è meglio evitare esposizioni troppo aggressive, dato che i raggi UV sono certamente positivi ma solo se si usa un’adeguata protezione solare e se l’esposizione è graduale.

COSA PEGGIORA LA DERMATITE ATOPICA?

La dermatite atopica, come altri tipi di dermatite, può peggiorare se non la gestiamo bene. E se non facciamo attenzione ad alcune cose.
  • Evitare indumenti in pile, nylon e lana.
  • Non indossare abiti troppo attillati: sicuramente faranno aumentare il prurito.
  • Per il bucato, usare solo detergenti delicati, meglio se naturali, e senza ammorbidente.
  • Usare abiti e tessuti morbidi e larghi, in cotone o in seta.
  • Fare il letto soltanto con lenzuola di cotone.
  • Areare le stanze, e non eccedere con il riscaldamento, non andando oltre i 20 gradi all’interno della casa.
  • Non usare cuscini di piuma e materassi di lana

DERMATITE ATOPICA E BAMBINI

Quando la dermatite atopica colpisce i bambini c’è un problema in più per loro: il disagio psicologico. Si sentono depressi, mangiano poco, non hanno voglia di relazioni umane. Diventano apatici.Una vasta indagine a tappeto (con 12 mila bambini coinvolti) in America, pubblicata sulla rivista scientifica Jama Dermatology, ha dimostrato che una percentuale variabile tra il 10 e il 22 per cento dei piccoli pazienti di dermatite atopica soffrono anche di un “disagio interiorizzato”. Magari non ne parlano, ma si sentono handicappati rispetto ai coetanei.

ALOPECIA AREATA

La dermatite atopica ha un meccanismo di base e delle cause che condivide con l’alopecia areata, una malattia autoimmune cronica, che provoca la caduta dei capelli. L’alopecia può arrivare a qualsiasi età, e ha cause genetiche e ambientali. La conseguenza più grave è il formarsi di una o più chiazze tonde che possono allargarsi e fondersi fino alla caduta di tutti i capelli (alopecia totale) e dei peli del corpo (alopecia universale). Le parrucche, per affrontare l’alopecia areata, vengono rimborsate solo nella regione Emilia-Romagna.

NUOVO FARMACO CONTRO LA DERMATITE ATOPICA 

Contro la dermatita atopica, che genera grande disagio specie nelle persone più giovani (talvolta vittime anche di episodi di bullismo per il loro aspetto), è stato recentemente approvato dall’Aifa un nuovo farmaco, interamente rimborsato. Si chiama Baricitinib, si usa sotto forme di compresse ed è già prescritto da tempo contro l’artrite reumatoide. Privo di controindicazioni particolari, questo medicinale è indicato in particolare nel caso di dermatite atopica moderata.

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