COME USCIRE DALLA DEPRESSIONE –
Ho visto la depressione molto da vicino: mio padre ne ha sofferto per tutta la vita. Era bipolare: quando stava giù non si alzava dal letto per settimane, quando l’umore andava troppo verso l’alto spostava i mobili di casa da solo. Capisco quindi il motivo per il quale la Giornata Mondiale della Salute sia stata dedicata proprio alla depressione, ovvero a «un’epidemia» (la definizione non è mia, ma dell’Organizzazione mondiale della Sanità) che colpisce nel mondo 322 milioni di persone, delle quali 40 milioni in Europa e 3 milioni in Italia. In prevalenza donne, e anziani. Due over 65 su dieci.
LEGGI ANCHE: Danni della solitudine, il male oscuro che nuoce più di 15 sigarette al giorno
COME GUARIRE DALLA DEPRESSIONE –
La depressione è per definizione «un male oscuro», titolo di uno dei libri più belli e più densi sull’argomento, il romanzo, in parte autobiografico, di Giuseppe Berto. E in questa oscurità vorremmo una luce sempre più forte per squarciarla, ma siamo costretti invece a fare i conti con il buio, con quelle cause misteriose che trascinano uomini e donne sul precipizio dello spreco della vita. Senza un motivo certo, a prova di verifica, inconfutabile, tale da farci capire fino in fondo la radice di questa sofferenza piantata dentro il nostro corpo e la nostra anima come un albero dalla forza secolare.
L’unica certezza è il dolore che porta la depressione. La solitudine che si somma alla solitudine. Fino alla morte (4mila decessi in Italia solo nell’ultimo anno), all’auto-distruzione, all’inspiegabile equazione la vita uguale tormento. Laddove la vita è bella davvero, e questa non è una parodia o un luogo comune, con la stessa intensità con la quale è dura. Per tutti e per alcuni in modo del tutto particolare.
PER APPROFONDIRE: L’importanza dell’empatia nel mondo dei distratti. Quando ascoltare significa non essere più soli
COSA FARE CONTRO LA DEPRESSIONE –
Uscire dalla depressione è una sfida che non evoca solo la medicina, la ricerca scientifica, i mille metodi che si accompagnano alle varie cure, dal farmaco all’analisi, dalla fototerapia allo yoga: no, uscire dalla depressione, con un percorso che resta oscuro come la malattia, significa innanzitutto non essere più soli. E, per esempio, riuscire a parlarne, a comunicare la propria sofferenza, senza pudore, senza reticenze, senza la paura di confessare la propria dipendenza da uno strizzacervelli. Ma per non essere soli, prima dello specialista, del medico, dell’esperto (attenzione: che non sia un ciarlatano, ne girano tanti a proposito di depressione, come a proposito di cancro), abbiamo bisogno di noi. Di contatto, di relazione, di vicinanza. Di un guanto di sfida lanciato contro il muro della solitudine, per abbatterlo, o per trovare un varco e attraversarlo, magari con un sorriso.
CONSIGLI PER QUALCHE AIUTO NATURALE CONTRO LA DEPRESSIONE:
- Passeggiare tra gli alberi azzera lo stress e allontana il rischio della depressione
- Camminare insieme riduce i rischi di ictus e depressione. E migliora il nostro umore
- Zafferano: le sue proprietà per curare la depressione. Ma attenti: il 90 per cento è falso
- Verde in città: abbassa la depressione e aumenta la sicurezza dei cittadini (Foto)
- Depressione post parto: i consigli per evitarla
- Yoga tra i boschi, ad Assisi una comunità dove ritrovare la pace interiore (Foto)