Quando cambiare lenzuola e biancheria?

Una volta alla settimana è sufficiente. Ma per l’igiene di lenzuola e biancheria è bene non mangiare a letto, e non stendersi con i vestiti. Come si lavano le lenzuola

quando cambiare le lenzuola

Il cambio delle lenzuola non va sottovalutato, anche se esagerare è uno spreco, e non solo di materiale per la pulizia. Dormire in un letto fresco, pulito, significa non correre il rischio di alcun fastidio fisico (il prurito, per esempio) e dormire meglio. Ma ogni quanti giorni dobbiamo cambiare le lenzuola? E c’è una differenza tra l’estate e l’inverno?

QUANDO CAMBIARE LE LENZUOLA

Il letto può facilmente diventare un coacervo di batteri e funghi che, a lungo andare, se le lenzuola non vengono cambiate con la giusta frequenza, causano problemi di salute. Tra le pieghe della biancheria da letto, infatti, si nascondono colonie di microorganismi che possono diventare nocivi. Il nostro corpo produce sudore (circa 26 litri all’anno), peli, secrezioni di vario genere, espettorazioni dovute a tosse o starnuti, che vanno a finire sulle lenzuola, per non parlare anche della polvere proveniente dall’ambiente esterno e dei peli degli animali che vivono con noi e che si depositano proprio dove ci si riposa. Tutto questo favorisce la presenza di funghi che possono rappresentare, quando inalati, un problema per chi soffre, ad esempio, di allergie o di asma. Per tale ragione, le lenzuola andrebbero cambiate ogni 7 giorni, soprattutto in primavera o in estate, quando fa più caldo e si suda tanto. Durante la bella stagione, inoltre, indossando biancheria leggera, la pelle è maggiormente a contatto con le lenzuola e di conseguenza queste si sporcano di più. Quando viene l’inverno, invece, le lenzuola possono essere cambiate anche dopo una decina di giorni, sebbene l’optimum resti sempre la classica settimana. Dormire in un letto dalle lenzuola fresche e pulite, è non solo piacevole ma fa bene alla salute.

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QUANDO CAMBIARE LA BIANCHERIA

Anche l’altra biancheria da letto andrebbe cambiata e lavata secondo una precisa tempistica. Le federe andrebbero cambiate due volte a settimana, dato che ci si poggia il viso: su di esse, infatti, si annidano tantissimi funghi. Le coperte, i copri materasso e i copriletto andrebbero lavati invece ogni due o tre mesi al massimo. Il materasso e i cuscini dovrebbero essere puliti con aspirapolvere e arieggiati ogni sei mesi. Ovviamente, se si cambiano le lenzuola e la biancheria da letto, è naturale che anche il pigiama con cui si dorme vada cambiato una volta a settimana, per evitare che i germi che vi si sono annidati sopra si trasferiscano sulle lenzuola pulite, vanificando lo sforzo fatto per pulirle.

CHE COSA SUCCEDE SE NON SI CAMBIANO LE LENZUOLA?

Come già detto, tra le pieghe delle lenzuola ci possono essere colonie di funghi, batteri e germi di ogni tipo, generati dalle nostre secrezioni corporee e da tutto ciò che arriva anche dall’ambiente esterno, oltre che dai residui di cibo, che spesso consumiamo a letto. Quando si entra in contatto diretto con tutti questi microrganismi, è impossibile non inalarli e questo può provocare, in soggetti particolarmente allergici, mal di gola, raffreddori, asma e tante altre patologie. Dormire su federe sporche favorisce anche la comparsa di brufoli, acne e punti neri, dato che sora i cuscini vi si appoggia il visto, coacervo di impurità, come, ad esempio, i residui del trucco. Tra le lenzuola si annidano, in modo particolare, gli acari, piccoli insetti che provocano o aggravano l’asma e fanno aumentare le allergie, come ad esempio la rinite. Gli acari proliferano negli ambienti umidi, come le lenzuola, e per tenerli lontani, oltre a lavare spesso la biancheria da letto, bisognerebbe anche munirsi di prodotti anallergici anti acaro, che sono fondamentali se in casa abitano soggetti allergici.

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COME LAVARE LE LENZUOLA SPORCHE?

Lavare le lenzuola è un impegno non indifferente ma assolutamente necessario se si vuole dormire in un letto il più possibile pulito, fresco e profumato. Tra le lenzuola si trascorrono molte ore ogni notte e tanti sono i residui che il corpo rilascia su di esse. Le lenzuola richiedono un lavaggio accurato e sicuramente legato anche al tipo di tessuto di cui sono fatte. Quelle di cotone bianco vanno lavate a 60 gradi mentre quelle colorate prediligono i 40 gradi, affinché si eliminino acari e batteri. Il detergete da adoperare può essere neutro oppure anche specifico per capi bianchi o colorati e ne basta un solo misurino. Si può anche aggiungere dell’ammorbidente nella vaschetta apposita, per fa sì che le lenzuola risultino ancora più profumate. Qualora la biancheria da letto sia molto sporca, si può anche aggiungere un cucchiaino di bicarbonato di sodio, che igienizza e pulisce a fondo. Al detersivo può essere associato inoltre qualche cucchiaio di aceto, che è un potente antibatterico.

Dopo il lavaggio, le lenzuola avrebbero sempre stese all’aria aperta, ma non al sole diretto che tende ad ingiallirle. Le lenzuola non andrebbero mai riposte umide, perché questo farebbe tornare gli acari. Inoltre, all’arrivo della bella stagione, le coperte, le lenzuola felpate e i piumoni andrebbero riposti in sacchi sottovuoto e poi chiusi in una borsa scura per tenere lontani tutti i parassiti. È bene che ogni tanto il letto venga lasciato scoperto, per favorire l’allontanamento degli acari, i quali, non trovando l’umidità giusta per sopravvivere, si disidratano e muoiono.

COME FARE IL PRIMO LAVAGGIO DELLE LENZUOLA

Qualora le lenzuola che si mettono sul letto siano nuove, questa vanno liberate innanzato dalle pieghe della scatola, altrimenti durante il lavaggio in lavatrice, se il colore “scarica”, si creano delle spiacevoli sfumature sulle piegature. Il primo lavaggio in lavatrice va fatto “a freddo”, con temperatura non superiore ai 30 gradi. Questo per evitare che i tessuti si restringano o che il calore eccessivo dell’acqua possa fissare sui tessuti alcuni residui di collanti o appretti. Il detersivo deve essere delicato e vi si possono aggiungere una tazza di bicarbonato o 4 cucchiai di aceto, senza mettere dell’ammorbidente. Il bicarbonato rende morbide le lenzuola e l’aceto fissa bene i colori. I risciacqui finali dovrebbero sempre essere due. Una volta lavate, le lenzuola vanno fatte asciugare all’aria, evitando l’uso dell’asciugatrice.

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COME TENERE LE LENZUOLA PULITE

Non basta solo cambiare le lenzuola per godere di un letto fresco e pulito, bisogna anche curare la propria igiene personale, per evitare che quando ci si stende a letto, si sporchi immediatamente ciò che magari è stato lavato poco prima. Dunque, per mantenere pulite le lenzuola bastano pochi, semplici accorgimenti a cui attenersi ogni giorno. Innanzitutto, è bene fare una doccia, prima di coricarsi, dopo essere stati tanto fuori casa, a contatto con la polvere e con gli agenti atmosferici. Una volta pulito e deodorato il corpo, bisognerebbe cambiare il pigiama se lo si è portato addosso per più di una settimana, specialmente se si è in estate. Il letto non dovrebbe mai essere luogo sul quale consumare il cibo, perché i residui di questo potrebbero attirare ogni sorta di germe e di batterio, oltre a quelli che già normalmente si annidano tra le lenzuola. Dopo la doccia, i capelli andrebbero asciugati bene, perché se bagnati, contribuiscono innalzare il tasso di umidità del letto, condizione che incoraggia la comparsa di funghi e batteri. Non bisogna mai stendersi sul letto con i vestiti che si sono tenuti addosso per tutto il giorno, perché sono sporchi, impolverati e carichi di microbi. Solo osservando queste semplici regole si avranno lenzuola più pulite e un letto che sia davvero un ambiente salubre nel quale trascorrere le ore notturne o comunque quelle che si deputano al riposo. Al mattino, appena svegli, è buona abitudine aprire le finestre per arieggiare bene l’ambiente, anche se per pochi minuti, prima di uscire di casa.

BATTERI E FUNGHI NELLA BIANCHERIA

Senza essere allarmisti e immaginare rischi dove non ci sono, dobbiamo essere consapevoli di una statistica. Ogni anno, una singola persona produce in media 26 litri di sudore. A sua volta il sudore provoca umidità nelle lenzuola e tra la biancheria: un ambiente ideale per il proliferare di batteri e funghi. D’altra parte a letto passiamo dalle sei alle otto ore al giorno, non poco, e qualcuno di noi aggiunge, a proposito di cattiva igiene, la pessima abitudine di mangiare tra le lenzuola.

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