Allergia da pollini: sintomi, rimedi e prevenzione

Lavate spesso gli occhi con acqua fredda. Fate circolare aria in casa. E controllate un'eventuale allergia a prodotti vegetali. Cibi da prendere e quelli da scartare. I vari tipi di pollino e gli effetti della crisi climatica

Un quarto degli italiani, il 30 per cento dei bambini e degli adolescenti, soffrono di allergie primaverili. Un aiuto, per loro, sicuramente arriva dalle mascherine anti Covid-19, in quanto con il virus riescono a filtrare anche i pollini. Ma, al contrario, un aumento dei rischi è dovuto alla crescita dell’inquinamento e all’emergenza climatica: nel 1999 la stagione degli starnuti iniziava 20 giorni più tardi e durava 10 giorni in meno e la quantità di polline nell’aria era minore del 21 per cento.

ALLERGIE AI POLLINI

Per affrontare un problema che produce una catena di fastidi, si fa quasi sempre affidamento sui farmaci, con un doppio spreco di soldi ( se e quando non funzionano) e di salute ( se e quando esistono delle controindicazioni). Invece, si trascurano i rimedi naturali contro le allergie da polline, a partire dall’alimentazione adatta a contrastare questa patologia. Occhi rossi, continui starnuti accompagnati da tosse secca e rinite: chi è allergico ai pollini sa che l’arrivo della primavera non è un periodo dell’anno facile. E il fatto che i mutamenti del clima stanno allungando la stagionalità di alcune fioriture non è certo di aiuto. Vediamo, però, quali sono i rimedi naturali più adatti a contrastare le allergie ai pollini, non prima di avere definito questo fenomeno.

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CHE COSA È L’ALLERGIA AI POLLINI

Quella ai pollini è un’allergia stagionale, con i suoi sintomi ben definiti (come vedremo), ed è causata proprio dalla presenza dei pollini nell’aria. Quei pollini che per le piante significano vita e riproduzione: queste piccole particelle, una volta rilasciate dalle piante vanno a depositarsi su altre piante o sul terreno e avviano il processo di riproduzione. Nel frattempo, però, i pollini sono giunti a contatto con le mucose della persona che soffre di allergia e hanno creato i problemi conseguenti. I pollini arrivano dalle piante e dai fiori, ma anche dagli alberi, dall’erba e dai funghi.

SINTOMI ALLERGIE AI POLLINI

Sono le graminacee ma anche le erbacce più comuni a contenere gli allergeni più diffusi. Tutte le volte in cui il nostro organismo entra in contatto con questi allergeni, reagisce mettendo in atto i suoi meccanismi di difesa che, nel caso delle allergie stagionali, coinvolgono naso e occhi.

I sintomi più evidenti dell’allergia ai pollini sono:
  • Starnuti frequenti e ricorrenti
  • Lacrimazione
  • Naso che cola
  • Prurito al naso e agli occhi
  • Congiuntivite
  • Dispnea, ovvero difficoltà a respirare in modo regolare
  • Asma
  • Diarrea
  • Sonno irregolare
  • Senso di oppressione al torace

I TEST PER LE ALLERGIE AI POLLINI

La diagnosi per l’allergia ai pollini passa attraverso l’esecuzione di test cutanei, detti pick test. In pratica, con un’apposita lancetta vengono inoculate piccole quantità di allergeni a livello della cuta dell’avambraccio. La lettura, in 15-20 minuti, della risposta infiammatoria della cute, se presente, indica la sensibilizzazione a quel determinato allergene. Una volta che si ha la certezza di essere allergici, allora è bene rivolgersi a uno specialista per la giusta terapia o per dei semplici rimedi.

La maggior parte delle persone allergiche sottovaluta però il disturbo e si affida ai farmaci di automedicazione, acquistabili in farmacia senza alcuna prescrizione. E questo è un errore da non fare.

I farmaci sintomatici (per esempio antistaminici e cortisonici), infatti, alleviano i sintomi, ma non prevengono in alcun modo l’allergia. Inoltre hanno significative controindicazioni e in genere se ne consiglia l’uso per periodi limitati Tutti buoni motivi per affidarsi alla guida dello specialista e non al dottor Google  fai-da-te: la diagnosi, prima di qualsiasi possibile terapia, è fondamentale.

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LA SINDROME ORALE ALLERGICA

La sindrome orale allergica si può scatenare quando alcuni classici allergeni (pollini, acari e altri) si incrociano con  cibi che aumentano, in modo sinergico, gli effetti dell’allergia. Per esempio gli alimenti di una dieta ricca di grassi favoriscono l’infiammazione e il deragliamento del sistema immunitario verso le allergie.Ancora, a proposito di allergie crociate, in un recente congresso degli esperti dell’American Academy of Allergy, Asthma and Immunology si è parlato del fatto che una percentuale molto alta, tra il 50 e il 75 per cento, degli allergici alla betulla, hanno fastidi mangiando il sedano.

TIPI DI POLINNOSI

Le pollinosi si distinguono sulla base delle piante interessate.

Sono la prima causa di allergia ai pollini in Italia. Diffuse ovunque (più al Nord e al Centro); la fioritura è ad aprile, il picco fra maggio e giugno, in alcune zone si trovano anche a settembre. Granuli grossi, sintomi a carico della congiuntiva e rinite.

 Pianta della famiglia delle composite, fiorisce fra maggio e giugno ed è diffusa ovunque, soprattutto nell’entroterra.

  • Parietaria

 Diffusa in tutte le zone costiere e al di sotto dei 1000 mt in Sud Italia; la stagione di pollinazione è molto lunga, pollini si trovano ormai quasi sempre a parte in piena estate e piano inverno; il picco è in primavera.

La pollinazione va da febbraio-marzo a maggio, in alcune zone fino a giugno

  • Ambrosia

 Pianta della famiglia delle composite molto diffusa al Nord, soprattutto in Lombardia (picchi del 15% della popolazione). La fioritura è fine estate-inizio autunno.

Il periodo di impollinazione, molto abbondante, è tra febbraio e marzo.

RIMEDI NATURALI CONTRO ALLERGIE AI POLLINI

Niente panico però: sopravvivere alla primavera è possibile. Oltre ai i farmaci giusti consigliati dal vostro medico di fiducia, ecco alcuni semplici consigli per contenere i sintomi anche in una giornata assolata e piena di vento:

  • Lavate spesso gli occhi con acqua fredda e prima di andare a dormire fate degli impacchi utilizzando un pezzetto di cotone imbevuto di infuso alla camomilla e rosmarino.
  • Tenete chiuse porte e finestre quando la quantità dei pollini in circolazione è alta, soprattutto di notte e al mattino presto.
  • Al risveglio, ricoprite il letto con un lenzuolo in modo da evitare che i pollini si depositino su coperte e cuscini, scatenando poi le crisi allergiche notturne.
  • Evitate di uscire di casa quando la temperatura è in rialzo, perché il caldo favorisce la liberazione dei pollini nell’aria.
  • Prediligete le passeggiate dopo un giorno di pioggia perché l’acqua abbatte tutti i pollini in circolazione.
  • Evitate gli ambienti fumosi perché le mucose di naso e occhi si irritano ancora di più.
  • Fate circolare l’aria in casa, ma non esagerate con l’ossessione dell’igiene domestica. L’aria in casa si avvelena con particelle volatili che derivano da detersivi e simili. Da qui il rischio di allergie respiratorie.
  • Al contrario, cani e gatti aiutano. I loro allergeni impegnano la risposta immunitari e riducono il rischio di allergie.
  • Infine la dieta: nel 20-25% dei casi l’allergia ai pollini significa anche allergia ad alcuni alimenti vegetali. Si tratta di frutta e verdura che ha una parentela allergenica con la pianta incriminata. Ingerire questi alimenti può provocare reazioni sia pochi minuti dopo con disturbi alla bocca che più tardi in altre sedi. Per questo è importante conoscere l’allergia al tipo o alla specie di piante per evitare i cibi dannosi. In caso, ad esempio, di allergie alle betullacee vanno evitate: mele, pere, nespole, pesche, ciliegie, prugne, frutta secca, kiwi, carote, sedano, finocchi, prezzemolo, soia e fave. In caso di allergia alle composite: banana, castagne, cicoria, tarassaco, lattuga, sedano, prezzemolo, carota, finocchio, olio di girasole, margarine, dragoncello, camomilla, miele di girasole, miele di tarassaco. Infine per le graminacee: kiwi, anguria, pesca, prugna, agrumi, melone, albicocca, ciliegia, mandorla, pomodoro. In generale è opportuno consultarsi con un medico allergologo o un nutrizionista per la definizione della dieta, al fine di evitare anche squilibri o carenze nutrizionali.

COSA FARE CONTRO LE ALLERGIE

Altre cose da fare per prevenire le allergie sono:
  • Non stare all’aperto quando piove, in quanto la pioggia riduce i pollini in frammenti molto piccoli, che possono più facilmente infilarsi nelle vie respiratorie basse.
  • In auto è meglio viaggiare con i finestrini chiusi.
  • Evitate i luoghi dove da poco è stata tagliata l’erba.
  • Mettete da parte i tappeti con l’arrivo delle temperature più miti e lavate le tende.
  • Lavate spesso i capelli.
  • Consultate il calendario dei pollini che può aiutarvi a trascorrere il tempo giusto e nel momento giusto all’aria aperta.
  • Se soffrite di allergie, usate coprimaterassi e copricuscini ipoallergenici.

L’ALLERGIA AL POLLINE NEI BAMBINI

Se sono i vostri figli a soffrire per gli effetti indesiderati dell’allergia, vi proponiamo un comodo vademecum per aiutarvi ad affrontare la situazione nella maniera più corretta e alleviare i fastidi che la stagione provoca ai vostri piccoli:

  • Insegnate ai bambini l’importanza di lavarsi le mani evitando il contatto con gli occhi in modo da non provocare prurito e infiammazione.
  • In primavera lavate più spesso i capelli ai bambini: il polline può rimanere intrappolato tra i capelli e depositarsi sui cuscini.
  • Quando viaggiate in auto, no ai finestrini aperti. Se siete amanti delle biciclette o dei motorini proteggete occhi, naso e bocca dei vostri piccoli passeggeri.
  • Arredate casa senza tappeti, moquette e tendaggi: accumulano facilmente polvere e polline. Banditi anche i peluche per questo periodo.
  • Preferite lo sport in ambienti chiusi (piscine e palestre).
  • Lavate spesso casa: sui pavimenti in particolare si depositano le particelle di polline. Evitate di areare gli ambienti durante le ore più calde.

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PREVENZIONE ALLERGIA AI POLLINI

Gli strumenti preventivi per l’allergia ai pollini non sono tanti. Ma quelli che conosciamo possono avere una buona efficacia.
  • Evitare, per quanto possibile, l’esposizione ai pollini. Specie nei mesi durante i quali ne circola una maggiore quantità.
  • Evitare di uscire subito dopo un temporale. La pioggia, infatti, frammenta i pollini, rendendoli minuscoli e facilitando il loro ingresso nelle vie aeree.
  • Quando l’allergia è forte, purtroppo bisogna evitare nelle ore centrali della giornata passeggiate e frequentazioni dei parchi. In quegli orari la concentrazione dei pollini è più alta.
  • Quando rientrate a casa, se avete l’allergia ai pollini, cambiatevi e fatevi una doccia. In questo modo eviterete il rischio di un’esposizione anche notturna all’allergene.

CIBI PER COMBATTERE ALLERGIA DA POLLINE

Anche le scelte che facciamo a tavola possono essere utili, o dannose, per contrastare l’allergia da pollini. Secondo un recente studio dell’università di Vienna, innanzitutto la carenza di ferro e di alcune vitamine (la D, la A e la C) abbassano le difese immunitarie contro i pollini.Serve una dieta ricca di micronutrienti, e con:
  • Banane mele, anguria e melone
  • Carota, finocchio, sedano, lattuga, prezzemolo, zucca.
  • Noci, nocciole e pistacchi.
  • Olio di girasole.
  • Cicoria.
  • Castagne.

CIBI DANNOSI PER L’ALLERGIA DA POLLINE

Altri alimenti, invece, possono produrre danni e aumentare il rischio di allergia da polline. Innanzitutto:
  • Latte e latticini che addensano il muco.
  • Panna, burro e yogurt.
  • Gelati che contengono latte.
  • Carni lavorate.
  • Avocado e melanzane.

ALLERGIA DA POLLINI E CRISI CLIMATICA

La crisi climatica porterà a un enorme peggioramento delle allergie da polline..Secondo un’indagine pubblicata si Nature Communications, soltanto negli Stati Uniti entro la fine del secolo ci sarà un aumento del 200 per cento della quantità di pollini nell’aria, se non verrà contenuto il riscaldamento climatico. e questo per  il semplice fatto che le stagioni allergiche saranno anticipate fino a 40 giorni in primavera, e dureranno fino a 19 giorni in più dopo la primavera. Inoltre, l’aumento delle temperature e  delle emissioni nocive porterà le piante a crescere di più ed a produrre più pollini.

ALLERGIE: COSA SAPERE

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