Vacanze con i figli: perché sono importanti

Il piacere di stare insieme, tutto il giorno. Migliorano le relazioni, aumenta la curiosità e si coltiva la memoria

VACANZE CON I FIGLI

PERCHÉ LE VACANZE CON I FIGLI SONO IMPORTANTI

Perché le vacanze con i figli sono importanti? Potremmo chiudere il discorso con una risposta secca: perché sono le più belle per tutte, quelle che più ricorderemo con il passare degli anni. In genere gli italiani hanno un atteggiamento contraddittorio con la prole: durante l’anno sono molto protettivi, con i tipici comportamenti da genitori-elicotteri, presenti ovunque, dalla scuola (dove abbiamo il record europeo dell’accompagnamento) fino alle feste, quando si vedono scene imbarazzanti di ragazzi anche grandicelli che arrivano scortati da mamma e papà. Poi arrivano le vacanza e, zac, liberi tutti,  ognuno per la sua strada, e in genere la formula preferita è quella dei viaggi separati. Genitori da una parte e figli dall’altra.

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IL PIACERE DI VIAGGIARE CON I FIGLI

Innanzitutto il piacere, assoluto, anche in presenza di qualche contrattempo. I figli si adattano a qualsiasi difficoltà molto più dei genitori, e la loro compagnia aiuta perfino in momenti di vera difficoltà. L’aereo fa un ritardo allucinante? Per loro è una giornata di giochi in aeroporto. Le camere prenotate non vanno bene? Ogni trasferimento per i figli diventa una festa. Il mare non è pulitissimo? Sono pronti a scovare i luoghi giusti. In montagna piove? Per loro non cambia nulla, hanno mille altri modi per divertirsi e divertirci pur non potendo stare all’aperto.

Con i viaggi le relazioni familiari, sia quelle dirette (tra genitori e figli) sia quelle trasversali tra gli stessi figli e ciascuno di loro con un singolo genitore) crescono di qualità. Non è solo per un fattore di tempo. Ma è per il fatto di  condividere, intere giornate, h24, dalla mattina quando ci sia sveglia e si fa colazione assieme, alla sera quando si va nanna tutti alla stessa ora, significa anche e soprattutto conoscersi meglio. nelle luci e nelle ombre. Nel pregi e nei difetti di ciascuno. E magari sforzarsi, insieme, a qualche progresso.

Le vacanze insieme stimolano la conversazione, di solito oscurata dalle protesi elettroniche. Alimentano possibili, sani, conflitti, su dove si va, che cosa si fa, come si passa la giornata, e da qui poi a quali studi farò il prossimo anno e perché a noi genitori non ci piace la tua fidanzatina. Sono un momento nel quale ognuno gioca a carte scoperte, senza barriere difensive e senza retropensieri, e ciò non può che fare bene all’armonia familiare.

VIAGGI IN FAMIGLIA

In viaggio, ci avvertono tutti gli esperti dell’infanzia,  si rafforza, e in alcuni casi si struttura, l’identità dei bambini, che riusciranno a pensare anche fuori dall’ordinaria amministrazione, coltiveranno sogni e ambizioni. faranno incontri e guarderanno situazioni in grado di aprire orizzonti e mente. In una parola: le vacanze in famiglia, viaggiando insieme, fanno crescere. Genitori e figli.

C’è poi l’opportunità e lo stimolo al viaggio in quanto tale, all’avventura (senza esagerare), alla scoperta del nuovo: vedrete che avrete figli più flessibili, più capaci di adattarsi a qualsiasi situazione, più curiosi. E perfino più intelligenti: secondo alcuni psicologi infantili i viaggi in famiglia fanno aumentare il QI dei piccoli.

Infine, viaggiando insieme si produce memoria condivisa. il sale della vita. Qualcosa che poi sfuma nel breve periodo, tanto che spesso i bambini non ricordano i particolari di un viaggio fatto appena qualche anno fa con i genitori, ma riappare, con profondità nel lungo periodo. E la memoria, non è solo il ricordo, è una forza che unisce le persone e le rende più ancorate alla bellezza della vita.

COME SI VIAGGIA CON I FIGLI

Ma come si viaggia con i figli? Quali sono i segreti per partire con il piede giusto e non avere brutte sorprese.
  • Scegliete luoghi che siano di loro interesse, e non solo adatti ai vostri gusti
  • Fate in modo che nel viaggio ci siano incontri anche di coetanei dei vostri figli
  • Se hanno desideri particolari, assecondateli
  • Non ossessionateli con le escursioni culturali e lasciateli liberi di fare quello che vogliono
  • Portate appresso un kit di soccorso con cerotti, rotolo di garza, forbicine per qualunque evenienza
  • Se il viaggio comporta parecchi spostamenti, cercate di pianificarli in modo che non siano eccessivamente stressanti
  • Coinvolgeteli e rendeteli partecipi anche nella fase di pianificazione
  • Prenotate in anticipo eventuali workshop ed esperienze adatte per la loro età
  • Alimentate la loro curiosità anche prima della partenza, raccontando delle curiosità che possono stuzzicare la sete di scoperta e invogliarli a visitare il luogo prescelto
  • Organizzate bene la valigia portando tutto l’occorrente e se i bambini sono grandicelli, concedetegli di scegliere abiti e accessori di loro gradimento

P.S. Tra migliaia di libri utili per viaggiare con i figli ve ne segnaliamo uno che vale per tutti. È un classico: Viaggiare con i bambini, L’arte della vacanza formato famiglia. (edizioni Lonely Planet). Un testo che potrà esservi utile per la vostra avventura familiare in vacanza.

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