Come si riconosce un pane buono

La prima prova è quella del palato: non deve essere gommoso. Poi ci sono la crosta e la mollica. Il pane più salutare? Ai sette cereali con farina integrale

come riconoscere il pane buono

È uno degli alimenti che più sprechiamo. Ma non solo per distrazione, indifferenza: anche per il fatto che è sempre più difficile trovarlo con il giusto sapore e con la giusta qualità. Eppure il pane buono si riconosce da alcuni segnali inequivocabili, e non dobbiamo spaventarci se magari lo paghiamo qualche centesimo in più. Sono soldi comunque risparmiati, in quanto il pane di qualità dura molto più a lungo, e difficilmente finirà nella spazzatura.

COME RICONOSCERE IL PANE BUONO

Ma come si riconosce il pane buono? Ci sono alcuni parametri molto semplici, che ci consentono di non sbagliare nell’acquisto.

  • Il pane buono si riconosce innanzitutto dal palato. Non è gommoso, ed è sicuramente digeribile, in quanto fatto con una farina con poco glutine
  • La qualità è data anche da un sapore leggermente acido. Grazie alla fermentazione del lievito madre che si presenta con un PH più basso del lievito di birra. Questo è sicuramente un pane che dura giorni
  • Un pane buono in etichetta ha solo gli ingredienti che servono: acqua, farina, lievito madre e sale
  • La qualità si abbassa molto quando il pane non ha lievitato bene. Troppo sale, troppa acqua, oppure forno non abbastanza caldo

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COME CAPIRE SE UN PANE È BUONO?

Un altro modo per capire se è un pane è davvero buono è quello di concentrarsi sulla crosta e sulla mollica. Alcuni tipi di crosta e una mollica umida sono indicatori di un pane di scarsa qualità.

  • Crosta dura: temperatura troppo alta, poca acqua nell’impasto e fermentazione troppo lunga.
  • Crosta chiara: temperatura troppo bassa, acqua troppo calda nell’impasto e fermentazione troppo lunga.
  • Crosta scura: temperatura troppo alta, acqua troppo fredda nell’impasto e troppo sale.
  • Crosta fine: troppo vapore nel forno e fermentazione all’umido.
  • Mollica umida: farina scadente e impasto molle o freddo.

QUAL È IL PANE PIÚ SALUTARE?

Un pane di buona qualità è sicuramente salutare. Poi ci sono le diverse varietà, che dipendono anche dal gusto di ciascuno. Tra queste forse quella che offre maggiori benefici al nostro organismo è la varietà del pane ai 7 cereali con farina integrale al 100 per cento. Avete crusca, che significa vitamina B, minerali e fibra. Germe: ancora vitamina B e proteine. Endosperma: la parte interna del grano integrale, con proteine e carboidrati. Ricordiamoci anche che il frumento integrale aiuta a proteggere colon e intestino.

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QUAL È IL PANE MENO SALUTARE?

Al contrario, il pane meno salutare è quello di scarsa qualità. Stopposo, gommoso, difficile persino da digerire. Da un giorno all’altro diventa duro come una pietra. Tra i tipi di pane in commercio, quello meno salutare è in pancarrè per gli ingredienti che contiene: innanzitutto più grassi, più sale, e più zuccheri additivi. Per il motivo che questo pane, di solito utilizzato per toast e tramezzini, deve durare più a lungo di qualsiasi altra specie.

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PANE FATTO IN CASA

Il pane fatto in casa, oltre a tanti vantaggi, è anche quello che offre le migliori garanzie di qualità. Sappiamo bene gli ingredienti utilizzati e la tecnica di preparazione. In un’ora possiamo farlo con una ricetta davvero semplice. Un’altra possibilità è senza impasto e cotto nella pentola. O ancora, senza sale, con farina, acqua tiepida e lievito di birra.

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