La pancia gonfia non è una patologia, ma un sintomo di problemi all’apparato digerente. Può essere passeggera, per esempio dopo un pasto abbondante, oppure strutturale e in questo caso segnala malattie che vanno dai calcoli al cancro. La sensazione, con la pancia gonfia, è sgradevole con una tensione all’addome, conseguenza di un accumulo gassoso nello stomaco o nell’intestino.
Sono tantissime le persone che ogni giorno convivono con il fastidio del gonfiore addominale dovuto soprattutto a quello che si ingerisce. Tanti sono i fattori che producono tale gonfiore, innanzitutto lo stress e la vita sedentaria che possono anche aggravare il problema rendendo difficoltosi molti dei movimenti da compiere durante la giornata.
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Cause
Se non vi sono particolari intolleranze verso determinati alimenti, in genere sono proprio le cattive abitudini alimentari la prima causa del problema. Questa difficoltà potrebbe verificarsi immediatamente dopo pranzo, se sono stati consumati cibi ricchi di FODMAP (cioè mono-oligo saccaridi e polioli fermentabili) che sono la causa principale del gonfiore addominale postprandiale. I cibi ricchi di FODMAP sono i broccoli, le melanzane, le pere, l’anguria, il melone e i carciofi, i quali, se uniti a frutta che contiene amidi resistenti (banane, patate, pizza, cereali) possono acuire il disturbo. Anche chi è abituato ad ingerire molte fibre fa i conti con lo stesso problema, perché le fibre fermentano nello stomaco. Il gonfiore può verificarsi anche per l’insorgere di vere e proprie malattie, come il morbo di Crohn o la retto colite ulcerosa, che interessano l’ultimo tratto del tubo intestinale.
- La retto colite è una patologia di tipo infiammatoria che colpisce il colon retto. Si verifica un’infiammazione della mucosa interna del colon, con la comparsa di micro ferite che spesso sanguinano. I sintomi della retto colite vanno dalla formazione di gas (con flatulenza e meteorismo) al dolore e talvolta sopraggiungono febbre e deperimento fisico. Di solito la cura consiste in diete a base di probiotici e cortisone.
- Il morbo di Crohn può colpire l’intero apparato digerente o solo l’intestino. In questo ultimo caso, genera dolori addominali e gonfiore, con stipsi e crampi. Si cura con una dieta apposita e farmaci biologici.
- Anche le intolleranze alimentari possono essere la causa del gonfiore addominale, quando questo è associato ad altri sintomi come la diarrea, la stitichezza, la nausea e l’irritabilità. Le intolleranze più comuni sono quella al glutine e quella al lattosio. Tra le intolleranze al glutine quella più grave e cronica è la celiachia che insorge alla nascita o in adolescenza. La celiachia si tiene a bada eliminando dalla propria dieta tutti gli alimenti che contengano glutine. Chi è intollerante al lattosio, che è lo zucchero del latte, invece, elimina quest’ultimo perché non riesce ad assimilarlo, in quanto il suo organismo è privo dell’enzima necessario a questo processo.
- Chi soffre di stitichezza cronica può spesso notare la pancia gonfia. Chi non evacua con regolarità o ha difficoltà ad espellere le feci perché dure, può ritrovarsi con la pancia estremamente tesa e dolorante. Solitamente chi soffre di stipsi cronica deve bere molto e consumare cibi più ricchi di fibre e poco raffinati. A volte esiste anche una predisposizione familiare a questo genere di problematica. Più frutta, più verdura, più acqua (che mantiene l’organismo idratato), olio extravergine a crudo, possono essere dei veri e propri toccasana per chi vuole combattere la stitichezza cronica. Anche l’attività fisica incide positivamente sulla peristalsi intestinale, diminuendo la costipazione e migliorando la forma fisica.
- Lo stress è sicuramente una delle cause più comuni della pancia gonfia, perché in questo stato si producono più cortisolo e adrenalina che generano nel corpo segnali di allarme. Quando si è dunque allertati, la pancia tende a gonfiarsi, provocando stitichezza, meteorismo e difficoltà e digerire. Ovviamente, se lo stress diventa cronico, è necessario evitare situazioni di ansia, bisogna mangiare meglio e prendersi cura del proprio corpo. Occorre dormire di più, fare sport e provare qualche tecnica di rilassamento che aiuti a debellare lo stato di nervosismo. Anche la pancia ne trova giovamento e tutto ritorna alla normalità.
Fattori scatenanti
- Liquidi nell’intestino
- Produzione di gas intestinali durante la digestione
- Le condizioni del microbiota intestinale
- La motilità e la sensibilità viscerale
- Abuso di alcolici e fumo
- Scarsa idratazione
Gonfiore addominale
Per questo motivo, invece di ricorrere subito ai farmaci è bene adottare una dieta equilibrata, un po’ di sano movimento e qualche semplice rimedio naturale anti-gonfiore:
- Per cominciare, avete l’abitudine di bere almeno due litri di acqua al giorno? Alla base del gonfiore addominale potrebbe esserci anche la ritenzione idrica. Se l’organismo non riesce ad eliminare tutte le tossine e i liquidi in eccesso, questi finiscono per accumularsi a livello dell’addome causando il gonfiore. Bere acqua a sufficienza è fondamentale per mantenersi in salute.
- Anche il peperoncino è un alimento in grado di favorire la digestione e l’eliminazione di gas e tossine e quindi prevenire il gonfiore addominale.
- Tra i rimedi naturali più efficaci per regolarizzare il ciclo digestivo vi è inoltre il finocchio. Sotto forma di tisana o decotto è perfetto per prevenire e ridurre il gonfiore. Preparate la tisanae poi versatela in una bottiglietta in modo da averla sempre con voi durante il giorno.
- Perfette anche le tisane all’anice: un ottimo rimedio soprattutto nel caso in cui il gonfiore è dovuto a una cattiva digestione.
- Anche il carbone vegetale risulta ottimo per combattere la pancia gonfia. Va assunto con molta acqua per fare in modo che risulti efficace.
- Ottimo il succo di aloe perché pulisce l’intestino, riequilibra la flora batterica e regola la digestione difficile. Se ne devono assumere un massimo di 2 cucchiaini al giorno per ottenere risultati soddisfacenti.
- Il tè verde sgonfia e drena i liquidi in eccesso. Se ne consigliano dalle tre alle cinque tazze al giorno.
Pancia gonfia negli uomini
La pancia gonfia non è un problema che interessa solo le donne ma affligge anche l’universo maschile. Le cause pure in questo caso sono molteplici. Vediamole insieme.
- L’alimentazione scorretta può generale la pancia gonfia nei maschi. Spesso i pasti fuori casi, veloci e poco sani oppure troppo abbondanti e pieni di grassi, le bibite gassate o gli alcolici, possono provocare tensioni addominali, crampi e flatuleneza.
- Anche l’alimentazione povera di fibre e di acqua può generare problemi di natura intestinale che col tempo si cronicizzano.
- La scarsa masticazione degli alimenti comporta una maggiore lentezza nella digestione che, di conseguenza, produce gonfiori. La digestione inizia in bocca, grazie alla presenza di particolari enzimi che risiedono nella saliva i quali aiutano ad assimilare ciò che si mangia.
- Intolleranze alimentari, stitichezza cronica, ansia, stress, indebolimento del sistema immunitario ma anche occlusione intestinale: la panca gonfia nei maschi non è solo un problema estetico, bensì un vero e proprio disturbo che può celare le stesse cause che valgono per le donne.
Pancia gonfia e intolleranze alimentari
Abbiamo già detto quanto le intolleranze alimentari possano causare il gonfiore addominale. Questo accade perché le intolleranze incidono sull’apparato intestinale, dato che sono delle vere e proprie infiammazioni che interessano questa parte del corpo, nel momento in cui ingeriamo dei cibi che l’organismo non riesce a tollerare. I sintomi sono assolutamente riconoscibili:
- Spasmi addominali
- Pancia gonfia
- Stipsi
- Cefalea
- Mancanza di concentrazione
- Debolezza
Di solito le intolleranze più comuni sono quelle al glutine e al lattosio ed eliminare i cibi che contengono le due sostanze equivale a tenere a bada il problema. Ovviamente è necessario fare dei test “ad hoc” per verificare che le intolleranze esistano davvero. Queste si possono anche prevenire con una dieta variegata che non preveda sempre gli stessi alimenti, in modo da non ingerire costantemente una stessa sostanza che può generare le intolleranze appunto. In questo modo si può mangiare di tutto senza pesanti rinunce. Di solito è bene preferire la carne bianca a quella rossa, evitare i cereali raffinati e consumare sempre cibi freschi e soprattutto di stagione. Alcolici, caffè (quando se ne abusa) e cibi industriali sono da evitare il più possibile. Quando l’intestino è provato, viene più facilmente attaccato da disturbi fastidiosi, difficili da debellare come coliti, gastriti e patologie più serie.
Pancia gonfia in menopausa
Può accadere che durante la menopausa le donne notino un aumento del gonfiore addominale. Questo accade perché in questa delicata fase della vita aumentano le variazioni a livello ormonale e aumenta anche la ritenzione idrica. Altresì il metabolismo non è più quello di una volta: tutti questi fattori generano un gonfiore addominale che può comportare notevole disagio. Il corpo femminile, durante la menopausa, trattiene molti più liquidi di quanto faccia quello maschile e dunque tende a gonfiarsi in alcuni punti. La fine dell’attività ovarica causa anche una specie di “menopausa intestinale”, per cui le alterazioni ormonali fanno gonfiare la pancia, aumentare i gas intestinali e alterano la flora batterica. Durante la menopausa inoltre il livello di estrogeni, che è responsabile delle secrezioni salivali diminuisce molto e questo incide sulla digestione che diventa lenta e difficile, comportando un aumento della pancia. Il corpo di una donna, in età avanzata, brucia meno calorie, la massa grassa aumenta e quella magra diminuisce, così come il tono muscolare. Invecchiare comporta anche un notevole stress emotivo che di certo non aiuta a combattere i problemi di gonfiore addominale. Molte donne tendono a mangiare per colmare questa stato di ansia e dunque ad ingrassare soprattutto nel punto vita. La donna in menopausa dovrebbe dunque consultare innanzitutto un ginecologo che la aiuti a vivere con serenità il tempo che passa e che sappia prescrivere loro dei rimedi naturali che le supportino durante il periodo deli mutamenti ormonali.
Rimedi
- In un regime alimentare corretto non devono inoltre mai mancare i fermenti lattici vivi. La loro attività prolungata nel tratto intestinale contribuisce a regolarizzarne i ritmi e a favorirne le funzionalità grazie al ripristino della naturale flora batterica.
- Fondamentale anche il ruolo svolto dalle fibre soprattutto quelle contenute nella frutta come ad esempio le mele: un vero e proprio toccasana per la salute.
- Lo zenzero è una spezia perfetta non solo per arricchire il sapore dei vostri piatti ma anche per combattere i sintomi della pancia gonfia. Potete provare a ad aggiungerlo più spesso come condimento delle vostre pietanze al fine di migliorarne la digeribilità oppure se amate le tisane potete provare a prepararne una utilizzando le radici.
- Per quanto riguarda invece le verdure fate in modo che siano ben cotte prima di consumarle. Se non adeguatamente cucinate possono fermentare nell’intestino generando il gonfiore.
- Infine, durante i pasti, ricordate di masticare lentamente e a lungo gli alimenti in modo da facilitare la digestione. A volte il gonfiore è dovuto semplicemente a pasti non solo sbagliati ma anche consumati di fretta.
Cibi per sgonfiare la pancia
Anche qualche mossa alimentare può aiutare a sgonfiare la pancia in tempi rapidi. Sono utili innanzitutto gli yogurt: sostengono in modo naturale la flora batterica intestinale e quindi aiutano l’intestino a funzionare correttamente. Poi riso, farro e quinoa. Frutta (in particolare banane e papaya) e verdura (carote, zucchine e sedano).
Cosa bere per sgonfiare la pancia
Per quanto concerne le bevande, l’acqua andrebbe sempre preferita sopra ogni altra cosa, soprattutto alle bibite gassate. Il caffè potrebbe rappresentare un problema per chi soffre di stomaco o pancia gonfia. Chi vuole evitare i gonfiori, dovrebbe passeggiare dopo ogni pasto per permettere allo stomaco di iniziare una salutare digestione. Anche solo un quarto d’ora di cammino può rivelarsi un toccasana. Quando il movimento non basta, si può provare a lenire la sensazione di gonfiore con una bevanda calda come la camomilla o qualche tisana digestiva da comprare in farmacia o in erboristeria. Ovviamente, nei casi in cui si soffra di particolari patologie, è necessario consultare il proprio medico curante.
Prevenzione
- Masticare lentamente ed evitare, anche nelle pause di lavoro, pasti frettolosi
- Non mangiare mentre si guarda la televisione
- Ridurre il consumo di cibi che possono formare gas, come i legumi e le crucifere
- Ridurre il consumo di zuccheri fermentabili
- Bere acqua con regolarità, almeno due litri al giorno, e conservare una buona idratazione del corpo
- Evitare l’eccesso di alimenti che fermentano
- Imparare una buona respirazione diaframmatica.
Quando rivolgersi al medico
- Nausea e vomito
- Sangue nelle feci
- Perdita di peso immotivata e senza spiegazioni
- Irregolarità intestinali
- Dolore addominale fitto, specie nelle ore notturne
Gonfiore addominale dopo i pasti
Spesso, come abbiamo già detto, il gonfiore addominale si nota subito dopo i pasti. Le cause possono essere di vario genere, dalle intolleranze alimentari alla semplice cattiva digestione. Sedersi a tavola e magiare dovrebbe essere un momento di totale relax. Spesso non è così e soprattutto chi lavora dovrebbe consumare cibi leggeri, non grassi, non speziati e non particolarmente elaborati. Le bibite gassate, gli alcolici andrebbero banditi. La fretta non dovrebbe mai condizionare i pasti, che vanno consumati con una predisposizione mentale giusta, altrimenti si rischia anche di ingenerare fastidiosi dolori allo stomaco. Una particolare attenzione va prestata agli spuntini che non devono essere troppo speziati o complessi per non interferire con i pasti principali. La dieta deve presentarsi variegata e bisogna badare alla presenza di cibi, che sono certamente salutari ma che possono esercitare una certa influenza su stomaco e intestino, come i funghi, i legumi, i molluschi, i peperoni. Mentre invece, chi soffre di flatulenza e meteorismo, dovrebbe evitare gli eccessi di fibre.
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