Indice degli argomenti
AGORAFOBIA
SINTOMI
Si chiama “Agorafobia” ed è un disturbo caratterizzato da ansia e attacchi di panico che si innesca quando ci si trova in determinate situazioni in cui si ha la sensazione di poter rimanere intrappolati. Sebbene il significato letterale del termini sia “paura degli spazi aperti”, gli effetti di questo disturbo si manifestano anche in condizioni diverse: ad esempio mentre ci si trova in vacanza lontano da casa, in ascensore o semplicemente mentre si fa la fila in banca. Tutte le situazioni tipiche del viaggio, dalla partenza allo stare insieme agli altri fino alla cena al ristorante o alla coda per visitare i musei possono improvvisamente diventare una fonte di ansia, stress e panico.
LEGGI ANCHE: Multitasking, fare troppe cose insieme genera depressione e ansia
COME SI MANIFESTA
Ma non solo. Anche guidare in autostrada, attraversare un ponte o salire su un treno o un aereo possono scatenare il panico. L’idea stessa di dover affrontare queste situazioni innesca a sua volta una paura della paura, la cosiddetta ansia anticipatoria, che porta il soggetto che soffre di questo disturbo ad evitare la situazione che lo mette in disagio.
E la rinuncia a vivere tante situazioni a poco a poco si trasforma in un fastidio pesante non solo per chi soffre di agorafobia ma anche per la sua famiglia e chi gli è vicino. Spesso succede che, colui che soffre di questo disturbo ha bisogno di avere sempre accanto a sé un familiare o un amico che lo rassicuri e che lo accompagni ovunque. Una situazione che il più delle volte porta ad una condizione di totale dipendenza dagli altri anche per poter svolgere le più semplici attività quotidiane.
COME SI MANIFESTA
Si tratta di un disturbo che riguarda soprattutto le donne ma che non esclude gli uomini e la cui comparsa si verifica intorno ai 25 anni d’età. In genere si manifesta con sintomi specifici quali un’improvvisa sensazione di soffocamento, nausea, battito cardiaco accelerato, sensazione di svenimento, giramenti di testa, sudorazione fredda e una incontrollabile paura di morire da un momento all’altro.
Le donne che soffrono di agorafobia e che hanno un bimbo molto piccolo, possono avvertire ancora di più il senso di timore, ansia e panico proprio per il fatto di dover proteggere il proprio piccolo. L’agorafobia in questo caso può manifestarsi come uno stato di ansia nel momento in cui la donna si ritrova da sola fuori casa con il proprio figlio. Il timore, solitamente, è legato a una percezione di pericolo del tutto immotivata, come se da un momento all’altro possa accadere qualcosa di brutto al bambino senza che nessuno riesca a prestare aiuto.
LEGGI ANCHE: Fiori di Bach, scopriamo cosa sono, a cosa servono e se funzionano davvero
RIMEDI NATURALI ANSIA E ATTACCHI DI PANICO
E questa paura immotivata della madre, di certo non ha un effetto positivo sul bimbo. Soprattutto se molto piccolo, il bambino non ha ancora la capacità di interpretare il mondo che lo circonda e quindi fa costantemente ricorso alla madre e agli stati d’animo che legge sul suo volto. Questo significa che un atteggiamento spaventato della madre sicuramente provocherà lo stesso effetto anche su di lui portandolo a sviluppare insicurezza e paura.
Questo disturbo può riguardare un periodo particolare della vita e scomparire spontaneamente una volta venuta meno la causa che l’ha scatenato oppure se non preso in seria considerazione può progredire e crescere fino a diventare molto pesante da gestire. In quest’ultimo caso è necessario farsi aiutare da un esperto in modo da individuare la causa del problema e scegliere il percorso terapeutico esatto.
COME FERMARE ATTACCHI DI PANICO
Se si tratta di un disturbo transitorio dovuto ad esempio a una situazione personale molto stressante, anche i semplici rimedi naturali possono rivelarsi un utile aiuto:
- La Melissa grazie alle sue proprietà ansiolitiche può rivelarsi utile in caso di attacchi d’ansia: provate a prepararne un infuso;
- E poi ancora il Biancospino, la Camomilla e la Valeriana: hanno tutti un’azione calmante e sedativa;
- Cercate inoltre di svolgere quotidianamente un po’ di attività fisica senza però affaticarvi troppo;
- Abbiate cura di voi stessi;
- Infine, non rimanete troppo tempo davanti la televisione ma cercate di mantenere i contatti con gli amici e i parenti e lasciatevi coinvolgere in qualche attività.
PER APPROFONDIRE: Come lavorare senza stress nell’era del multitasking
CHE FARE IN CASO DI ATTACCHI DI PANICO
- Una passeggiata. Camminare all’aria aperta è un modo ideale per fermare l’attacco di panico. Bastano anche pochi passi e una boccata d’aria.
- Respirare in modo profondo. Inspirando dalle narici, dilatando il torace, fino a quando l’aria non arriva alla pancia, rilassando gli addominali. Poi trattenere il respiro per qualche secondo, espirare lentamente, sollevare il diaframma. e ripetere per cinque-sei volte.
- L’automassaggio. Bagno caldo, con massaggio a gambe e piedi, andando su e giù per una decina di volte. Il rilassamento muscolare e il calore servono ad allentare le tensioni.
- Tisane utili. Basta dell’acqua bollente e un paio di cucchiaini per preparare una tisana con melissa, fiori di biancospino e camomilla. Tutto in parti uguali.
- Profumi utili. Anche alcuni profumi possono essere utili, in particolare: canfora, cipresso, sandalo e vetiver.
- Usare il cestino. Gli attacchi di panico possono essere legati al rimuginare, e secondo uno studio dell’Università dell’Ohio funziona questo metodo: scrivere i pensieri ossessivi su un biglietto, e poi gettarlo nel cestino.
ATTACCHI DI PANICO SINTOMI
- Vampate di calore o brividi
- Giramento di testa, nausea, sensazione di svenimento
- Aumento della sudorazione
- Tremori e dolori al petto
- Fiato corto e formicolio
- Aumento della frequenza cardiaca
Per noi che soffriamo di attacchi di panico e ansia, io sono venuto a conoscenza di quest’evento gratuito, lo trovate su facebook qui https://www.facebook.com/events/509721482499146/?pnref=story .
Dobbiamo cercare ovunque stimoli e consigli che ci aiutino a stare meglio e questa conferenza secondo me è una buona occasione. Almeno, io intendo sfruttarla e trarne il massimo!