Cos’è il virus intestinale, come si trasmette e quanto dura

Il picco di trasmissione è in inverno, soprattutto tra dicembre e febbraio. Metodi di prevenzione e rimedi efficaci.

virus intestinale

I virus intestinali sono agenti patogeni che possono provocare una gastroenterite. Erroneamente definita influenza intestinale stagionale, questa forma di gastroenterite di origine virale è facilmente trasmissibile e riconoscibile. Il 2025 è iniziato con dei picchi di contagio importanti, specie tra i mesi di gennaio e aprile. A maggio invece i casi sembrano essere in forte diminuzione, trend che potrebbe protrarsi per tutto il periodo estivo. Ecco cosa bisogna sapere sul virus intestinale nel 2025 e in che modo si può fare prevenzione, partendo dall’igiene personale e dalla corretta conservazione degli alimenti.

Cos’è il virus intestinale

L’influenza intestinale è il frutto di un processo infiammatorio dovuto ad una certa tipologia di virus che colpisce l’apparato gastrointestinale: prima di tutto, stomaco e intestino tenue. In particolare, i virus intestinali più comuni sono:

  • Il Norovirus (il primo responsabile del virus intestinale negli adulti)
  • L’Astrovirus
  • L’Adenovirus
  • Il Rotavirus (il responsabile maggiore della gastroenterite virale nei bambini)

Come nel caso delle influenze stagionali, il virus intestinale non ha bisogno di particolari attenzioni. Spesso, di fatto, si risolve in pochi giorni senza l’aiuto di un trattamento medico o di somministrazioni farmacologiche.

Ad ogni modo, sebbene il virus intestinale sia più diffuso durante i mesi più freddi, si tratta di una delle diagnosi più frequenti durante tutto il corso dell’anno. Pertanto, è bene ricordare che un’infezione virale al tratto gastrointestinale può essere diagnosticata in qualsiasi momento dell’anno.

Ma come si riconosce un virus intestinale?

Sintomi

Il virus intestinale è ben riconoscibile grazie a dei sintomi comuni noti. Alcuni tra i più ricorrenti sono:

E in casi particolari, può provocare anche febbre. I sintomi possono essere più o meno accentuati a seconda della tipologia di virus che si contrae e dalle condizioni dell’organismo, ma soprattutto, del sistema immunitario. Chi presenta patologie debilitanti per il sistema immunitario o è immunodepresso, potrebbe sperimentare sintomi più marcati.

Quanto dura

La gastroenterite virale è una condizione che nella maggior parte dei casi si risolve da sola in poche ore o al massimo qualche giorno. I sintomi, tuttavia, sia per gli adulti sia per i bambini possono persistere anche per poco più di una settimana.

Essendo, in genere, un virus dall’evoluzione benigna, non necessita di attenzione medica. Ma in determinate circostanze, può avere dei risvolti anche gravi, specie nei bambini o neonati. In quest’ultimo caso, gli effetti sono provocati soprattutto dalla disidratazione dovuta alla perdita di troppi liquidi per la diarrea.

Cosa prendere

Prima di tutto, non esiste un vero e proprio trattamento per il virus intestinale. Trattandosi di una gastroenterite di origine virale non occorre ricorrere agli antibiotici. Questi ultimi, di fatto, non avrebbero alcuna efficacia poiché agiscono solo sui batteri.

Ad ogni modo, è possibile seguire alcune accortezze per superare la convalescenza nel miglior modo possibile.

  • È importante bere molto. Non solo acqua, vanno bene anche tisane, , spremute, brodi e centrifugati di frutta con vitamina C.
  • Quando non si avesse la possibilità di andare di frequente al bagno, è possibile considerare alcuni farmaci antidiarroici. Sebbene siano acquistabili in farmacia senza il bisogno di una ricetta medica, è bene ricordare di chiedere al farmacista la soluzione più idonea e leggere attentamente le indicazioni del foglietto illustrativo. In ogni caso, meglio lasciare che sia l’organismo ad espellere il virus.
  • Considerare i probiotici per ripristinare la flora batterica intestinale è un’ottima alternativa.

Cosa mangiare con il virus intestinale

Con il virus intestinale bisogna variare, per qualche giorno, il regime alimentare. Ecco, in particolare, a cosa fare attenzione:

  • Prediligere i carboidrati complessi: patate, pane, riso e pasta (non integrali).
  • Preferire il consumo di carne bianca e pesce azzurro.
  • Evitare o eliminare l’assunzione di alcol e caffeina.
  • Ridurre il consumo di latte e latticini, soprattutto per i soggetti più predisposti.
  • Poco sale, ridurre le spezie, e attenzione ai condimenti in generale (ricordare di mangiare leggeri per non affaticare lo stomaco).
  • Ridurre il consumo di verdure, specie se crude poiché stimolano la motilità dell’intestino. È possibile scegliere le patate, le carote e le banane.

Periodo di incubazione

Il Noravirus, il virus che in maggior modo provoca gastroenteriti virali, ha un periodo di incubazione breve, da circa 12 ore fino a poco più di 48 ore. Ma in generale, tutti i virus prima citati che provocano questo tipo di infiammazione gastrointestinale iniziano a manifestare i sintomi in meno di 2 giorni.

Come si trasmette

L’influenza intestinale si diffonde in maniera comune attraverso il contatto diretto con oggetti contaminati oppure con l’ingestione di alimenti o acqua contaminati.

Nel primo caso, il contagio avviene con il contatto diretto con una persona o con oggetti usati da quest’ultima, come posate, chiavi o asciugamani.

Attraverso il cibo, invece, è comune contrarre il virus ingerendo:

Mentre, l’acqua può contenere il virus ed essere trasmetto per via oro-fecale.

Prevenzione

Il virus intestinale può essere evitato, o comunque è possibile ridurre di molto le probabilità di contrarlo con alcune semplici norme igieniche o di distanziamento da seguire. Eccone alcune delle più efficaci:

  • Lavare frequentemente le mani con acqua calda e sapone.
  • Se una persona ha l’influenza, evitare il contatto con quest’ultima, anche per ridurre i contagi.
  • Usare oggetti personali e tenerli separati da quelli di altre persone, specie oggetti che entrano a contatto con la bocca.
  • È utile disinfettare le superfici dei servizi igienici, interruttori della luce, maniglie e rubinetti di frequente quando una persona ha l’infezione virale in corso.
  • Si raccomanda di conservare bene gli alimenti, seguendo le giuste indicazioni di conservazione riportate sulle confezioni (quando disponibili). Il virus infatti può proliferare sugli alimenti ed essere una fonte di contagio. Ecco una guida su come conservare il cibo in frigorifero che può aiutare a fare prevenzione e non sprecare.

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