Stima: che fare per conquistarla

Non serve sgomitare e autocelebrarsi. Umiltà, sobrietà, naturalezza. E prima o poi gli altri riconosceranno le nostre qualità. Se ci sono

stima

Che cosa siamo disposti a fare per conquistare la stima degli altri? Fino a che punto è opportuno spingersi alla ricerca di un consenso, che magari traduciamo in successo, carriera, ambizione? Ed esiste un limite tra il sacrificio imposto dalla ricerca della stima e il cinico calcolo per salire sempre più in alto nel palazzo delle conquiste della vita?

STIMA

Sul piano lessicale la parola stima si collega alla misurazione di aspetti quantitativi. Si stimano oggetti, case, beni mobili e immobili: e in questo modo se ne cerca il valore riconosciuto dal mercato. Anche la stima che di solito cerchiamo di ricevere, dove entrano in gioco fattori qualitativi, è innanzitutto il tentativo di vedere riconosciuto il nostro valore, ammesso che esista. E qui la stima necessita comunque di un bagno di umiltàche eviti il rischio, sempre dietro l’angolo, di sopravvalutarci. Considerarci portatori di qualità in dosi significative che in realtà non abbiamo. Se vogliamo essere stimati, dunque, teniamo i piedi per terra, evitiamo di gonfiarci e ricordiamoci che la media dell’umanità, dove in genere siamo anche noi, non è fatta di fuoriclasse.

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CHE COSA VUOL DIRE STIMARE?

Partendo dall’idea che stimare è comunque un giudizio di valore, più che una narcisistica esaltazione dei nostri presunti meriti, ciò che davvero conta nel significato di questa parola è la capacità di suscitare una buona opinione, di essere apprezzati per come siamo e non per come appariamo o per quanto possiamo servire agli altri. La stima esiste, e serve, soltanto se è autentica. Se ha prodotto un effetto magnetico con il quale la nostra persona è uscita dall’ombra dell’indistinto e ha guadagnato una sua luce. Naturale, non artificiale. Da quel momento la stima è un abito che indossiamo, integrato al corpo, e in grado di trasmettere anche un senso di autorevolezza che non nasce da un ruolo, o da una posizione di potere, ma dal riconoscimento di un valore che ci appartiene in quanto siamo stati capaci di conquistarlo e di affermarlo.

COME SI CONQUISTA LA STIMA?

E per conquistare la stima genuina e non contraffatta, forse la prima cosa da fare è non fare nulla. Parlano i fatti, non il modo da self-marketing con il quale vogliamo rappresentarli. Parlano i meriti che abbiamo accumulato non soltanto attraverso la competenza, ma anche con l’empatia, la capacità di avere relazioni umane solide e durature, il tocco magico che avvolge la persona quando esce dal buio dell’indifferenza. Per conquistare la stima non bisogna sgomitare, ma semmai ascoltare. Meritano compassione le persone sempre impegnate ad auto-celebrarsi, a rappresentare sé stesse come eccezionali. Fanno sforzi enormi, ma restano prigioniere della loro mediocrità. La stima ci arriva addosso quando meno ce lo aspettiamo: l’importante è conservare il rigore di uno stile, di una sobrietà, di una caratura umana che prima o poi avrà il suo riconoscimento.

COME CI SI COMPORTA CON UNA PERSONA CHE STIMIAMO

Chi stimiamo merita rispetto. Non adulazione, ma semmai ammirazione. E qui la stima diventa un’ottima ginnastica per dare i giusti pesi e contrappesi ai nostri rapporti umani. Non è indispensabile stimare una persona per esserne legato, anche sul piano affettivo. Ma è difficile scindere un vero amore, quello che dura, dalla stima. Quando il fuoco della passione non brucia più come nella prima fase di un rapporto, quando la vita ha raffreddato il batticuore, a dare slancio all’amore è proprio la stima. E due persone che si stimano, nella loro totale diversità e autonomia, hanno più possibilità di vedere il loro amore durare a lungo, molto a lungo. Alcune rotture così improvvise, insanabili, di coppie dove i due sembravano fatti uno per l’altro, trovano una loro spiegazione in un unico fattore: la mancanza di stima. Che poi tracima, quasi in modo naturale, nella mancanza di rispetto.

QUANTO DURA LA STIMA?

Se la stima ha una sua potenza che si traduce in rispetto, ammirazione, prestigio, reputazione, è anche vero che tanti aspetti, messi tutti insieme, non sono una conquista a vita. La stima non vive di rendita e ha bisogno di essere sempre alimentata e riconosciuta. Se per conquistarla non abbiamo bisogno di sgomitare, per conservarla è necessario non dare nulla per scontato sulla sua durata. Può scomparire nell’attimo di un soffio. E non è detto che ritorni. Una chimica che riguarda

tante cose essenziali conquistate, talvolta a fatica, dall’uomo. Come la libertà: quando l’abbiamo, la consideriamo gratuita ed eterna. Quando appena ne perdiamo un solo frammento, allora capiamo di quanto sia sempre a rischio.

STIMA FRASI CELEBRI

  • <La stima è come un fiore che pestato una volta gravemente o appassito, mai più non ritorna> Giacomo Leopardi

La stima è un riconoscimento a tempo. Non è eterna, e non è in bianco. Va conquistata e riconquistata: piuttosto, se si perde sarà molto difficile recuperarla. Un equilibrio si è rotto e ne restano solo i cocci.

 

  • <Dove non vi è stima non può esservi amore> Carlo Goldoni

Forse Goldoni esagerava, secondo il suo stile, ma certo la relazione tra la stima e l’amore è strettissima. E lo si vede molto bene quando l’amore dura, e supera i confini di una sua evoluzione naturale: a quel punto il cemento che tiene strette le persone è la stima reciproca. Un modo diverso, ma equivalente, di volersi bene nella complicità.

 

  • <Stimare tutti è lo stesso che non stimare nessuno> Molière

Si possono fare molte nefandezze alla ricerca della stima, e lo vediamo ogni giorno con persone che diventano maschere, burattini alla ricerca della loro auto-affermazione. Certificata dal consenso degli altri. Allo stesso modo, quelli che stimano tutti: o fingono, sempre per interesse personale, oppure non hanno capito bene di che cosa parlano.

 

  • <Fortuna, denaro e potenza si possono perdere. Ma la stima rimane> Cecilio Stazio

Le sventure materiali dell’uomo sono, purtroppo, l’ordine del giorno. E non solo in letteratura. Ma quando resta in piedi la dignità delle persone, anche nell’ora della disgrazia, non può mai venire meno il nostro rispetto e quindi la stima nei loro confronti potrebbe perfino crescere.

GLI INGREDIENTI DELLA FELICITÀ:

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