
Ha un nome che fa sognare il nuovo aereo B787 Dreamliner della Boeing. Viene soprannominato l’aereo di plastica, ma si tratta di un gioiello della tecnologia composto per oltre il 50% da fibra di carbonio, per il 20% di alluminio, per il 15% di titanio e solo per il 10% di acciaio. Il primo esemplare, con qualche anno di ritardo, è stato consegnato alla compagnia aerea giapponese All Nippon Airways.
La particolare composizione lo rende molto più leggero dei normali velivoli e ciò permette un notevole taglio sul consumo di carburante calcolato intorno al 20%. Ecco perché il jet della Boeing sarà anche “eco”.
La fibra di carbonio è stata utilizzata in modo consistente per la costruzione di aerei militari e jet privati, ma è la prima volta che viene utilizzata in larga misura su un aereo di linea privato. Alla costruzione del B787 hanno partecipato i maggiori produttori aeronautici mondiali, tra cui l’italiana Alenia Aeronautica del gruppo Finmeccanica. I motori invece sono fabbricati da Rolls Royce e General Elettric.
Fonte: Ecoseven