A Grottammare il cibo non si spreca: in arrivo le doggy bag anche in mensa

Pronte 500 borsette in tessuto dove riporre il cibo avanzato nelle mense scolastiche, un progetto pilota che intende sensibilizzare sul problema, enorme, dello spreco di cibo. I pasti non consumati, in futuro, saranno destinati anche ad associazioni di solidarietà e a canili e gattili

borsette per il cibo avanzato in mensa

Se i numeri avessero il potere di cambiare il mondo, per combattere lo spreco di cibo ne basterebbero due: 65, come i chilogrammi di alimenti procapite che sprechiamo ogni anno in Italia, 821, come i milioni di abitanti del pianeta che soffrono la fame. Recentissimi dati FAO confermano: 1 abitante del pianeta su 9 è denutrito o sottoalimentato. Il problema, è evidente, ha assunto connotati etici e di urgenza, e non può più essere messo sotto al tappeto. Ognuno di noi può, e deve, fare la propria parte.

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BORSETTE PER IL CIBO AVANZATO IN MENSA

Concetto recepito anche dall’amministrazione di Grottammare, comune di 16mila abitanti in provincia di Ascoli Piceno, che ha deciso di finanziare un progetto che mira ad aumentare la consapevolezza che il cibo non si butta: saranno 500, infatti, le piccole borsette in tessuto azzurro, con i colori della città, ad essere distribuite ad altrettanti alunni delle scuole primarie e medie che usufruiscono del servizio mensa.

Una vera e propria doggy bag, come quella che ci facciamo preparare al ristorante, una borsetta portatile che permetterà agli alunni di riporre il cibo avanzato in mensa e riportarlo a casa, salvandolo dal cestino della spazzatura e aumentando, nello stesso tempo, la coscienza del non-spreco e la sensibilità verso il tema. Il progetto “Good Food Bag” è pensato proprio in quell’ottica: prevenire lo spreco di cibo lavorando sul tema culturale ad esso connesso, insegnando agli alunni l’importanza di un consumo consapevole.

Il funzionamento è semplice: la ditta che fornisce i pasti nelle mense delle scuole primarie inferiori e superiori di Grottammare, in collaborazione con l’amministrazione comunale, distribuirà le mini-bag per il cibo non consumato durante il servizio mensa, e studenti e studentesse avranno la possibilità di portare a casa frutta, pane o altri alimenti avanzati, nell’ottica di utilizzarli per la merenda o la cena.

GOOD FOOD BAG GROTTAMMARE

Ulteriore cibo non consegnato in mensa, come il cibo pronto, viene assegnato a realtà solidali e di beneficenza con le quali il Comune ha preso accordi, ma anche a chi si occupa di cani e gatti, come canini e gattili. 

Regalare le doggy bag ai ragazzi è però parte di un programma più ampio in direzione della lotta allo spreco di cibo, problematica dai contorni, e dalle cifre, preoccupanti: il 40 per cento dei 4 miliardi di tonnellate di cibo che produciamo ogni anno va perduto, e solo il 10 per cento riesce ad essere reimmesso in circolo grazie alle donazioni e ai progetti di recupero. La direzione tracciata è quella di unire educazione alla sostenibilità, sensibilizzazione e risparmio, nonché un’attitudine diversa nei confronti del cibo: portare cibo a casa significa anche poter assaggiare nuovi alimenti e nuovi piatti.

Fondamentale, infatti, è far capire agli alunni che il cibo non va gettato, e che devono educarsi a mangiare tante cose diverse con gusto ed abituarsi a non buttare pasti non consumati perché non di proprio gradimento. Obiettivo condiviso con entusiasmo da operatori, educatori, insegnati e genitori, convinti che questo progetto aiuterà i ragazzi e le ragazze a toccare con mano i danni ambientali dello spreco.

Non solo Grottammare: l’idea delle mini-bag all’uscita delle mense è attiva anche in altre città, come Como, Bologna, Milano, Modena e Verbania. 

RICETTE ANTISPRECO:

 

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