
Nel report, si legge che quasi tutte le grandi estinzioni di massa del passato sono state caratterizzate da tre perturbazioni: innalzamento delle temperature, acidificazione degli oceani, mancanza di ossigeno atmosferico. Ebbene, secondo i ricercatori questo micidiale trio è in azione anche oggi, come fosse un triste presagio di ciò che potrà accadere. “ Ci sono forti evidenze a comprovare il fatto che questi tre fattori si stiano combinando nuovamente negli oceani, esacerbati da numerosi e duri stress. Per questo, i ricercatori affermano che una nuova estinzione di massa sarà inevitabile a meno che non si ponga rimedio a questo stato di cose”, si legge nel report.
Senza contare gli altri due grandi problemi che affliggono il mare e le sue creature, di cui si parla da tempo senza riuscire a trovare soluzioni. In primo luogo l’ inquinamento, un vecchio conoscente che oggi si sta armando di nuove, micidiali sostanze. Sono gli agenti chimici che troviamo nei saponi e nei prodotti industriali, capaci di interferire con il normale funzionamento del sistema endocrino e immunitario degli animali marini e le cui tracce sono state scovate persino nel corpo di orsi polari. E non dimentichiamo la plastica, ingerita dai pesci e usata come zattera dalle alghe (anche tossiche, ahimé) per disperdersi negli oceani. C’è poi il problema della pesca indiscriminata, che ha ridotto gli stock di pesci (sia quelli catturati per commercio sia quelli presi per sbaglio) di oltre il 90%.
I ricercatori concordano nell’affermare che se non si troverà il modo di fermare questa catastrofe in azione, l’ecosistema marino non riuscirà più a riprendersi.