Ogni anno servono 269 ore per pagare le tasse: che spreco

Come ogni anno in questo periodo cittadini e aziende sono alle prese con scadenze e pagamenti: un vero e proprio calvario fatto di caos e sprechi. Perchè il governo non semplifica il sistema dei pagamenti?

Tasse di fine anno tra caos e sprechi

Speriamo che sia l’ultimo anno di un infinito calvario. Gli italiani tartassati dalla solita grandinata di tasse di fine anno, ed a questo giro le incertezze e le brutte sorprese dell’ultima ora non mancano, possono solo augurarsi che la tortura non si ripeta.

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TASSE DI FINE ANNO TRA CAOS E SPRECHI – Nel senso che un governo, qualsiasi esso sia il prossimo anno, decida una volta per tutte di rendere più semplice, e quindi meno costoso, il meccanismo dei pagamenti. I singoli cittadini e le famiglie sono alle prese con i commercialisti o con i Caf che non sanno bene neanche come procedere, visto il caos delle scadenze.

Poi c’è da passare in banca per i pagamenti: altro caos agli sportelli e alle varie agenzie. E infine bisogna fare i conti dei soldi tirati fuori, sapendo già che, secondo una ricerca di Confesercenti – Swg, le tredicesime degli italiani serviranno a pagare mutui e spese arretrate. Inoltre quasi il 35 per cento dei cittadini considera il fisco, comprese le procedure di pagamento delle tasse, “un vero incubo”. Testuale.

Quanto alle imprese, ecco un numero che spiega tutto: ogni piccola azienda o società, ogni impresa italiana per adempiere a tutti gli obblighi formali connessi al pagamento delle tasse deve spendere 269 ore di lavoro. Che caos e che spreco ….

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