Latte in polvere per neonati: è di nuovo scandalo sui prezzi italiani

È stata il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a riportare la questione al centro dell’attenzione evidenziando il timore dell’esistenza di un cartello.

Lo scandalo dei prezzi italiani del latte in polvere per neonati

CARO PREZZI LATTE IN POLVERE

Era la primavera del 2004 quando le differenze tra i prezzi italiani del latte in polvere per neonati e quelli stranieri raggiungevano il 400 per cento in più a nostro svantaggio: ora, dopo 10 anni si torna nuovamente a parlare degli “strani” listini di alcune marche.

In particolare, è stata il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a riportare la questione al centro dell’attenzione evidenziando il timore dell’esistenza di un cartello.

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PREZZI LATTE IN POLVERE PER NEONATI

Proprio a tale proposto, il ministro, nei mesi scorsi aveva presentato una segnalazione al Garante della Concorrenza e del Mercato, per la quale ha ricevuto proprio in questi giorni una risposta, attraverso la quale evidenziava la necessità di rendere trasparenti i dati sui prezzi, raccogliendoli e diffondendoli, in modo da calmierarli.

Parliamo di una variazione di prezzi di 50, 60, 70 euro, è una situazione ingiustificabile, quindi una variazione grandissima. Non vorrei fare l’off-label del latte in polvere, mi piacerebbe che questa cosa si risolvesse nel suo sito che è quello del controllo della garanzia della libera concorrenza del mercato e che non ci siano azioni di cartello su una delle tematiche che stanno più a cuore alle donne italiane”, così ha spiegato la situazione il ministro Lorenzin.

Diverse anche le segnalazioni portate avanti da alcune associazioni di consumatori come il Codici ma non solo, anche il programma televisivo “Striscia la notizia” nei giorni scorsi si è soffermato sul caso di un latte completamente mutuabile, l’Euparon Junior, utilizzato dai bambini con problemi di fegato e che in Italia ha un prezzo pari a 112 euro mentre all’estero, in Germania costa 12 euro e in Inghilterra 17.

SANZIONI ANTITRUST ALLE AZIENDE PRODUTTRICI DI LATTE IN POLVERE

In passato, l’Antitrust aveva già provveduto a sanzionare le principali aziende multinazionali che producono il latte artificiale adoperato per la nutrizione dei neonati che non possono essere allattati dalle mamme. In quel caso, le aziende erano state ritenute colpevoli di aver realizzato “un’intesa che ha avuto ad oggetto ed effetto una significativa e consistente alterazione della concorrenza, consistente in un coordinamento delle loro politiche commerciali, e determinando il mantenimento di prezzi assai più elevati rispetto agli altri mercati europei, in violazione dell’articolo 81 del Trattato UE”.

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