Cosa si rischia se si prende il Covid-19 più volte

La risposta in uno studio pubblicato su Nature Medicine. Aumentano i rischi di malattie cardiovascolari, di calcoli renali e di finire in ospedale.

COSA SI RISCHIA SE SI PRENDE IL COVID-19 PIUVOLTE

Più ti colpisce e più aumentano i rischi generali per la salute, l’organismo si indebolisce, e le condizioni generali peggiorano. Le infezioni ripetute di Covid-19, anche una sola volta dopo la prima, sono molto dannose.

Secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine, chi contrae nuovamente il Covid-19 almeno una volta dopo la prima esperienza, avrà un aumento esponenziale dei rischi per problemi cardiovascolari ed ematologici. Le infezioni ripetute aumentano le possibilità di diabete, di malattie gastrointestinali, di calcoli renali, di problemi ai polmoni. E aumentano persino le probabilità di essere ricoverati in ospedale e di morte.

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INFEZIONI RIPETUTE DI COVID-19

Lo studio pubblicato su Nature Medicine è molto importante per almeno tre motivi. Innanzitutto, smentisce, sul piano scientifico, la falsa credenza che prendere il Covid-19 per una seconda, terza, quarta volta, in fondo non è un problema. L’organismo è allenato e il virus passa come una normale influenza. Non è affatto così, avvertono gli scienziati. Anzi. Più il Covid-19 colpisce, più diventiamo fragili ed i suoi danni non si fermano al singolo episodio infettivo. In secondo luogo, il virus che ha mostrato finora straordinarie capacità di mutamento, trasformandosi in diverse varianti per attaccare meglio l’uomo anche dopo la diffusione dei vaccini, ha una sua forza che va ben oltre il periodo durante il quale si è positivi. Infine, un virus le cui infezioni ripetute aumentano i rischi di tante malattie come nel caso del Covid-19, va bloccato in tempo, con il massimo sforzo, da parte delle autorità sanitarie, per ridurre i casi di infezioni ripetute. Come chiedono i ricercatori che hanno realizzato lo studio pubblicato su Nature Medicine.

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LONG COVID

Il Long Covid-19, secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità, è la condizione di persistenza e sintomi che continuano oltre le 12 settimane dal termine della fase acuta della malattia. Si stanno ancora studiando le cause del fenomeno, ma sappiamo che ne soffrono milioni di persone. E sappiamo anche che ne soffre meno chi si è vaccinato, mentre rischia di più chi ha avuto un’infezione grave. Altre categorie a rischio sono le donne, chi è obeso o in sovrappeso, chi soffre di diabete o di ipertensione.
 

SINTOMI LONG COVID

Il Long Covid, secondo i dati dell’Istituto Superiore della sanità, ha sintomi evidenti, tra i quali i più diffusi sono:
 
  • Aspenia 41%
  • Dispnea 35,1%
  • Disturbi del sonno 16%
  • Disturbi della memoria 14,6%
  • Dolori articolari 13,3%
  • Tosse 10,2%
  • Riduzione del gusto 8,3%
  • Riduzione olfatto 8%
  • Cefalea persistente 7,9%
  • Depressione 6,4%
  • Nebbia mentale 5,6%

COVID-19: COSA SAPERE

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