Pesticidi nelle acque italiane - Non sprecare
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Pesticidi, sono nel 67 per cento delle acque superficiali e nel 33 per cento di quelle sotterranee. Di fatto ovunque

I dati diffusi dal ministero dell’Ambiente: 259 sostanze inquinanti da erbicidi. Qualcuno ha ancora voglia di parlare di allarmismo? L’unica buona notizia: l’acquisto di fitosanitari crolla del 30 per cento.

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PESTICIDI NELLE ACQUE ITALIANE

Adesso siamo curiosi di conoscere chi ha ancora voglia di parlare di catastrofismo e di allarmismo. I dati sono questi, e arrivano da una fonte inoppugnabile, il ministero dell’Ambiente: il 67 per cento delle acque superficiali e il 33 per cento di quelle sotterranee in Italia sono inquinate dai residui di prodotti fitosanitari. Stiamo parlando di valori che sono rispettivamente tre e dieci volte superiori alla soglia tollerata.

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INQUINAMENTO ACQUE SUPERFICIALI A CAUSA DEI PESTICIDI

La ricognizione sul campo, realizzata dall’Ispra (L’Istituto per la protezione ambientale, che fa capo al ministero), ha consentito di mettere insieme due milioni di analisi, in tutte le regioni del paese. Dunque, un campione molto elevato. Così come sono altissimi gli erbicidi, 259, ritrovati nel corso degli accertamenti ministeriali, mentre in un solo campione si è arrivati fino a 50 sostanze chimiche tossiche. «Siamo in presenza di una situazione molto grave» denuncia Pietro Paris, responsabile del settore Sostanze pericolose dell’Ispra. E aggiunge: «In particolare destano maggiore preoccupazione le quantità di prodotti fitosanitari trovate nelle acque sotterranee. Qui infatti l’ambiente reagisce molto lentamente all’inquinamento, per la mancanza del sole e degli elementi decompositori».

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INQUINAMENTO LAGHI E FIUMI A CAUSA DI PRODOTTI FITOSANITARI

Da dove arrivano i fitosanitari? Innanzitutto dall’agricoltura intensiva che, per ottenere migliori risultati, cerca di spingere sulle sostanze chimiche. Ma un contributo non proprio irrilevante arriva anche dalle nostre case, dai nostri giardini, dai nostri orti, dove troppo spesso abbiamo l’abitudine di utilizzare erbicidi (e dunque il micidiale glifosato) per le nostre piante.

Eppure oggi non mancano le alternative, comprese quelle che si riferiscono a prodotti naturali che danno ottimi risultati. Tanto che mentre l’inquinamento delle acque ha raggiunto livelli allarmanti, gli acquisti di fitosanitari in Italia sono diminuiti del 30 per cento negli ultimi cinque anni. E nessuna azienda agricola è fallita per la sostituzione di questi prodotti né qualcuno ha denunciato la distruzione del suo giardino.

TUTTE LE ALTERNATIVE A ERBICIDI E PESTICIDI:

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