Più vendo cose usate, più dono agli altri. Così funzionano gli scambi del sito Lebonnesprit.fr

Una bella iniziativa in Francia: sito e piattaforma dove chi vende oggetti usati gira una quota dell’incasso (almeno un terzo) a un’associazione di volontariato. Si evitano sprechi, si fanno buoni affari, e innanzitutto si favorisce la generosità via web.

Donazioni alle associazioni di volontariato: la piattaforma web Lebonesprit

LEBONESPRIT – Più vendo, più dono. Più mi libero di cose inutili che altrimenti sprecherei, più aiuto qualcuno che ne ha bisogno. Sulla home page del sito Lebonesprit compaiono continuamente oggetti in vendita: armadi, auto, motociclette, frigoriferi, stampanti, computer. Tutto a buon mercato.

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PIU’ VENDO, PIU’ DONO – Ma la singolarità di queste transazioni non è nel prezzo, quanto nel concetto della condivisione e del dono: chi vende partecipa, automaticamente, a un atto di solidarietà. E cede a un’associazione, a un ente benefico o caritatevole una percentuale, almeno il 33 per cento, di quanto incassa. In pratica in un colpo solo, attraverso la piattaforma di Lebonesprit, si realizzano tre obiettivi. Vecchi oggetti, altrimenti destinati a restare chiusi in qualche cantina o finire nella spazzatura, tornano a nuova vita. Guadagna qualcosa chi vende e fa un buon affare chi acquista. Sullo sfondo c’è un gesto, concreto ed efficace, di generosità.

Tutte le transazioni di Lebonesprit sono alla luce del sole e vengono riportate sul sito. Tra le associazioni che beneficiano delle donazioni, sparse in tutta la Francia, ci sono istituti che si occupano di assistenza agli anziani, ai poveri, ai disabili, e perfino ben tre diocesi: Fréjius, Rouen, Ille-et-Vilaine. Chissà che leggendo questa storia, non ci sia qualcuno che anche in Italia voglia fare una piattaforma simile.

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