Siti per trovare badanti, baby sitter e colf

Le cicogne si occupa perfino dei pagamenti per il servizio. Oltretata pubblica le referenze di ciascuna candidata al lavoro proposto. Sitterlandia presenta anche infermieri e fisioterapisti.

Un solo sito, Le cicogne, annuncia su Internet di poter proporre il lavoro di 90 mila baby sitter in Italia. Con l’app Yoopies, chi cerca una colf, una badante o una baby sitter, paga cinque euro al mese per pubblicare un annuncio di lavoro attraverso il quale essere contattati dalla persona interessata.

SITI PER CERCARE BADANTI BABY SITTER E COLF

Qualche volta i genitori sono davvero disperati perché non riescono a trovare la persona giusta per accudire i loro bambini. Anche solo per qualche ora, giusto il tempo di uscire una sera o di prendersi una giornata di libertà.

Quello che fino a ieri sembrava difficile, anche per mancanza di figure professionali adatte, adesso diventa a portata di mano grazie a Internet. Sul web, infatti, si moltiplicano offerte, molto ben articolate, per tutte le persone che lavorano nell’aiuto domestico.

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MIGLIORI SITI PER BADANTI BABY SITTER E COLF

I migliori siti in attività sono tre. Il primo è Le cicogne, con la relativa app, il portale ideato da Monica Archibugi e Giulia Gazzelloni per aiutare i genitori a trovare facilmente una baby sitter qualificata per i propri bimbi. Come funziona? Semplicissimo: le aspiranti tate si iscrivono al portale, creano un profilo dettagliato con tutte le indicazioni utili come curriculum, patente, età e residenza e attendono di essere contattate dai genitori. Questi ultimi, a loro volta, dopo aver creato il proprio profilo, scelgono la baby sitter e concordano i colloqui di persona. Le cicogne al momento conta circa 4mila baby sitter che, per il servizio, pagano una quota di 9.99 euro al mese. E non solo baby sitter: sul portale è anche possibile individuare colf e studenti che danno ripetizioni.

DOVE CERCARE UNA BADANTE E UNA COLF?

Un secondo sito è Mystarsitter: anche qui l’offerta è molto ampia, viene divisa per aree geografiche,  e comprende tutte le figure professionali che servono in casa per i vari problemi domestici. Su Oltretata, invece, ciascun candidato o candidata al lavoro, si presenta con le relative referenze, firmate e autenticate. Sitterlandia, infine, propone anche il lavoro e la collaborazione di infermieri professionali e fisioterapisti.

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APP PER TROVARE BADANTI BABY SITTER E COLF

Oltre ai siti, ci sono anche alcune app, gratuite o a pagamento, che facilitano la ricerca di personale per le attività domestiche. Vediamo da vicino le più efficaci.
  • Yoopies è un’app con la quale chi cerca una persona, badante, baby sitter o colf, deve pagare cinque euro al mese per avere un annuncio. Fino a quando non riesce e trovare la sua nuova collaboratrice.
  • Sitly è un’app specializzata sulle baby sitter. il servizio è molto buono, ma il prezzo sale a 16,99 euro al mese.

AGENZIE PER TROVARE BADANTI BABY SITTER E COLF

Anche le agenzie specializzate nella ricerca di questo tipo di personale sono ormai attrezzate, con specifici sitiper la ricerca, secondo le caratteristiche richieste, online. Tra le altre ne segnaliamo tre particolarmente qualificate.
  • Famiglia riunita. A parte badantibaby sitter e colf, questa agenzia offre qualsiasi tipo di personale per assistenza medica. Dall’infermiere a domicilio alla persona addetta al trasporto dei malati.
  • Aesdomicilio. Anche in questo caso ci sono specifiche specializzazioni. Per l’assistenza agli anziani (a partire da badanti qualificate) e per il supporto ai minori a scuola e nel doposcuola.
  • Family care. Agenzia specializzata nella ricerca del servizio delle badantiPer l’assistenza a casa, oppure in ospedale.

LAVORATORI DOMESTICI  IN ITALIA

In Italia ci sono circa 2 milioni di lavoratori domestici, secondo una stima di Domina, e purtroppo più della metà (il 57,6 per cento) sono irregolari. Un terzo dei lavoratori domestici sono stranieri, specie nel campo delle badanti (48 per cento del totale). Il gettito fiscale che arriva nelle casse dello Stato dai lavoratori domestici in Italia è di 1,5 miliardi di euro. Sarebbe il doppio se tutti i lavoratori domestici fossero regolarizzati.
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