Premio Pinocchio: chi vince l’Oscar dell’imbroglio sostenibile

L’associazione francese Les amis de la terre ”premia” le corporation che predicano bene ma razzolano male. Tra i premiati di quest’anno anche Shell e Gdf Suez.

PREMIO PINOCCHIO 2014 ALLE MULTINAZIONALI –

Diverse multinazionali dichiarano con grande orgoglio di essere delle corporation “sostenibili”. Patentini, certificazioni e campagna pubblicitarie, però, restituiscono spesso una visione solamente parziale dell’operato di tali aziende che, a volte, si trovano ad agire in maniera tutt’altro che rispettosa dell’ambiente e delle persone. L’associazione francese “Les amis de la terre” passa ai raggi X queste aziende che predicano bene e razzolano male e, a seguito di una votazione, conferisce ad alcune di loro il (poco ambito) “Premio Pinocchio”.

MULTINAZIONALI CHE INQUINANO: I CASI DI SHELL E GDF SUEZ –

Tra gli Oscar assegnati nel corso del 2014 colpiscono quelli conferiti a due grandi multinazionali: la Shell che, dopo una campagna contro l’inquinamento e a favore dell’efficienza energetica, si è segnalata per delle estrazioni di shale gas e shale oil molto invasive per il territorio, oltre che per delle pratiche finanziarie abbastanza opache; e la Gdf Suez che, nonostante le campagne pubblicitarie orientate alla sostenibilità e alle energie alternative, ha costruito nuovi impianti altamente inquinanti.

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