
PESTICIDI NELLE MELE –
L’83% delle mele che si trovano nei supermercati è contaminato da residui di pesticidi. E nel 60% dei casi si tratta di più sostanze chimiche combinate che sono state trovate nella buccia. Solo le mele biologiche sono risultate libere da sostanze artificiali.
È questa la denuncia di Greenpeace che ha effettuato una ricerca che è stata portata avanti in ben 11 paesi europei, Italia compresa.
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LA MANIFESTAZIONE –
Ecco perché lo scorso 24 ottobre gli attivisti e volontari dell’associazione ambientalista sono scesi in 26 piazze italiane, da Milano a Palermo, per denunciare quello che accade sugli scaffali dei nostri negozi e per informare le persone sui danni ambientali causati dall’agricoltura industriale e dall’impiego massiccio di pesticidi.
“Per tutelare la nostra agricoltura e il nostro cibo dobbiamo lavorare con la natura, non contro di essa – ha detto Federica Ferrario, responsabile campagna agricoltura sostenibile di Greenpeace –. L’agricoltura industriale, con il suo massiccio uso di sostanze chimiche, inquina le acque e i suoli causando la perdita di habitat e di biodiversità. Serve una forte presa di posizione politica contro l’abuso di pesticidi e un sostegno finanziario a favore di un’agricoltura ecologica e sostenibile che permetta di garantire la biodiversità e la sicurezza alimentare a lungo termine. Tutti noi possiamo diventare parte del cambiamento”.
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COSA FARE –
La sfida lanciata dai volontari di Greenpeace ai passanti per diventare consumatori più consapevoli passa da 4 impegni:
- comprare frutta e verdura bio ai farmer market per tre mesi
- convincere 5 amici a mangiare bio
- non usare pesticidi chimici per l’orto o per il giardino
- chiedere al supermercato più prodotti bio
Ma per aumentare la propria consapevolezza e scegliere meglio ciò che si mangia basta andare sulla piattaforma SoCosaMangio.greenpeace.it, nata con l’intento di per promuovere un’agricoltura salubre e sostenibile.