I fiori che si possono mangiare

Innanzitutto, non utilizzate i fiori venduti dal fiorista: non sono commestibili. Evitate di raccoglierli in posti inquinati. Sono perfetti per arricchire di gusto le insalate e decorare le torte fatte in casa

quali sono i fiori da mangiare

FIORI DA MANGIARE

L’uso dei fiori è in cucina è antichissimo: quando non esistevano i metodi di refrigerazione attuali, il loro aroma era fondamentale per mitigare e smorzare l’acidità di alcuni cibi fermentati. Oggi questo non è più necessario, i fiori si apprezzano per la loro bellezza e la capacità di migliorare l’aspetto estetico del piatto.

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FIORI EDIBILI

I fiori edibili sono tantissimi, alcuni facilmente intuibili, come i fiori delle erbe aromatiche o i fiori di zucca, altri più sorprendenti. In genere il loro sapore non è particolarmente intenso, e questo ne rende più semplice l’utilizzo, perché non altera il gusto dominante del piatto.

Non basta, però, conoscere quali sono i fiori commestibili. È molto importante utilizzarli correttamente, quindi ecco cosa non fare, per non avere sorprese:

  • Non usare i fiori venduti dal fiorista: coltivati a scopo decorativo, possono essere stati trattati con sostanze dannose per la salute
  • Non usare fiori raccolti in luoghi vicini a fonti di inquinamento, o lungo strade molto trafficate
  • Non usare fiori di incerta provenienza
  • Non fidarsi delle illustrazioni per riconoscere i fiori edibili: meglio farseli mostrare da chi li conosce direttamente
  • Una volta sicuri della loro provenienza, non raccoglierli troppo in anticipo, perché perdono rapidamente freschezza e colore
  • Non appoggiare i fiori sulle pietanze calde, appassiscono in un attimo. Appoggiarli di lato, o usarli solo per piatti freddi o tiepidi

CARATTERISTICHE DEI FIORI CHE SI POSSONO MANGIARE

Esistono circa 50 specie di di fiori, colorati, nutrienti e molto versatili in cucina, che si possono mangiare, e anzi presentano un eccellente contenuto di vitamine, minerali e proteine, molto simile a quello degli ortaggi.
Ma vediamo le caratteristiche dei fiori che si possono mangiare: dal periodo di fioritura al colore, fino al tipo di uso che se ne può fare in cucina.
FIORE QUANDO FIORISCE COLORE SAPORE E UTILIZZO IN CUCINA  
Borraggine Tutto l’anno Indaco-blu, con fiori a forma di stella lodato, leggero aroma di cetriolo, per insalate e risotti  
Calendula Tutto l’anno Giallo-arancione Leggermente speziato, per frittate e insalate  
Fiordaliso Da magigo a settembre Viola-blu Floreale molto delicato, per insalate e risotti  
Gelsomino Da maggio a settembre Bianco Dolce e delicato, per decorare torte  
Lavanda Da giugno a settembre Violaceo Delicato di lavanda, per insalate e dolci come biscotti, plumcake e mousse  
Margherita pratolina Da marzo a giugno Petali Bianchi, corolla gialla Leggermente amaro, per insalate e zuppe  
Nasturzio Da giugno a settembre Giallo o rancione striato Speziato, pepato, per il ripieno dei ravioli e il pesto  
Primula Febbraio-marzo Giallo, arancione, rosso, bianco o viola Floreale, delicato, per insalate risotti, frittate e crêpes  
Robinia Da maggio a giugno Bianco Dolce e delicato, per frittelle e dolci  
Rosa Da maggio a novembre Rosa, rosso, giallo o bianco Leggermente acidulo e amaro, per risotti e insalate  
Sambuco Maggio e giugno Bianco Sapore che ricorda il limone e la mandorla, si mangiano fritti in pastella  
Tarassaco Da febbraio a maggio Giallo brillante Leggermente amaro, per insalate, zuppe, frittelle e frittate  
Viola Da gennaio a giugno Viola Floreale, dolce, per insalate e fritti in pastella  
Zafferano Ottobre-novembre I petali sono gialli, i pistilli rosso rubino Speziato, per risotti, zuppe, pesce bianco e pollo  
Fiori di zucca Da maggio a luglio Dal giallo all’arancione Leggermente erbaceo, per risotti frittate o fritti in pastella  

DOVE TROVARE I FIORI DA MANGIARE

Come comportarsi, allora, per usare i fiori in piena sicurezza?

L’ideale è scegliere fiori che crescono intorno o all’interno degli orti – inclusi i fiori spontanei come le violette, le primule, il tarassaco, la borragine – e quelli che possiamo coltivare da noi: bastano due o tre qualità diverse, in vaso, per avere una buona scelta.

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COME USARE I FIORI COMMESTIBILI

Dei fiori si utilizzano le corolle o i petali, che si puliscono immergendoli per pochi minuti in acqua fredda, quindi si scolano e si lasciano asciugare all’aria ben aperti e distanziati.

Per favorire l’evaporazione dell’acqua, stendere i petali tra due strofinacci di cotone: in questo modo si proteggono dalla polvere, dal sole, da un colpo di vento.

Così sono pronti per impreziosire un’insalata o la superficie di una torta, dolce o salata. Ma anche una semplice brocca trasparente piena di acqua fresca, o dei cubetti di ghiaccio, diventano particolari con l’aggiunta di petali colorati o di foglie aromatiche.

Se non si vuole rinunciare alla bellezza dei fiori decorativi, sicuramente più appariscenti per colori e dimensioni, procedere allo stesso modo con la pulizia, ma limitarsi ad appoggiarli intorno al piatto, evitando il contatto con la pietanza.

Infine, tutti i fiori edibili si possono seccare: i colori si smorzano un pochino, i sapori svaniscono, ma la bellezza resta, per accompagnare i nostri piatti anche in inverno.

FIORI EDIBILI

Infine, una selezione delle piante più comuni delle quali è possibile consumare il fiore:

COME SI MANGIANO I FIORI COMMESTIBILI?

I primi a usare con abbondanza i fiori, in diversi piatti, sono stati i romani. E oggi esistono alcuni piatti nei quali i fiori possono fare la differenza.
  • Nella pasta e patate le fibre solubili, contenute nei petali, rallentano l’assorbimento degli amidi. E regolano in modo corretto la glicemia.
  • Nelle frittate i fiori aumentano l’assimilazione della vitamina E, grazie alla ricchezza di lipidi.
  • Nei frullati e nei succhi i fiori aumentano il contenuto dei minerali, svolgendo un’azione da moltiplicatori di queste fonti di benessere.
  • Negli infusi: come quella con i boccioli di rosa che combatte la pesantezza e quella con i petali di malva che invece aiuta a dormire.

BENEFICI DEI FIORI

Ogni fiore, una volta che diventa cibo, apporta alcuni benefici. Vediamo qualche esempio.
  • La viola è ricca di polifenoli, e ha una funzione per la nostra salute simile a quella di frutti di bosco violacei come more e mirtilli. Rafforza le difese immunitarie, contrasta l’invecchiamento delle cellule, svolge una funzione antinfiammatoria, contrasta il gonfiore.
  • Il nasturzio,  il cui sapore ricorda quello dei ravanelli, offre, con i suoi petali gialli e arancioni, un arricchimento dei piatti a base di carotenoidi. Quello che serve per abbassare i livelli del colesterolo “cattivo”. Inoltre contrasta l’anemia e pulisce le arterie.
  • La calendula apporta fibre e fitosteroli: un’accoppiata che rallenta l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri. E aiuta il processo digestivo.

CHI NON PUO’ MANGIAREFIORI COMMESTIBILI

In generale si consiglia di mangiare i fiori crudi, oppure con una panatura che ne conserva integre le proprietà. Non possono mangiare fiori: le persone asmatiche, in quanto potrebbero contenere sostanze irritanti che peggiorano l’asma; chi è a rischio di allergia da pollini, in quanto in questo caso il fiore ingerito può scatenare una reazione allergica.

 

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