I cinesi dipendenti da Internet vanno nei centri di rieducazione

Nel Paese sono stati aperti ormai 250 campi per aiutare milioni di giovani a uscire dalla dipendenza del web. In alcuni casi è intervenuta la magistratura per la violenza usata dai rieducatori.

CENTRI PER LA CURA DELLA DIPENDENZA DA INTERNET –

Un regime è un regime, anche quando si tratta di curare una patologia di massa. In Cina ci sono almeno 24 milioni di giovani dipendenti da Internet: per loro, probabilmente, il web è il regno dei sogni, della modernità, del futuro. Hanno un’età che va dai 13 ed i 20 anni, e passano intere giornate incollati allo schermo, trascurando gli studi per giocare on line.

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I CENTRI DI RIABILITAZIONE IN CINA –

Per curarli, il Dipartimento della salute del governo di Pechino ha scelto la linea dura. Durissima. Hanno aperto dei veri e propri centri di riabilitazione, con il vago nome di «Base per lo sviluppo psicologico dell’adolescente». Luoghi dove i ragazzi fanno una sorta di “servizio civile e sociale”, con una serie di lavori, anche i più umili, per riavvicinarsi alla vita normale. Luoghi che, in totale, sono ormai 250 in tutto il Paese. Con punte da reati penali: il centro di Nanning, per esempio, è stato chiuso e 13 persone sono state arrestate. I ragazzi venivano spesso violentati e riempiti di botte.

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