Proposte alternative per un futuro sostenibile

Una vera e propria contro-finanziaria contenente analisi, idee, proposte e soluzioni pratiche per il rilancio sostenibile dell’Italia – è stato questo in sintesi, il punto fondamentale da cui è partita la stesura del 13° Rapporto della Campagna “Sbilanciamoci!”, presentato ieri a Roma davanti ad un nutrito gruppo di rappresentanti del terzo settore, della società civile […]

Una vera e propria contro-finanziaria contenente analisi, idee, proposte e soluzioni pratiche per il rilancio sostenibile dell’Italia – è stato questo in sintesi, il punto fondamentale da cui è partita la stesura del 13° Rapporto della CampagnaSbilanciamoci!”, presentato ieri a Roma davanti ad un nutrito gruppo di rappresentanti del terzo settore, della società civile e del mondo politico. Il Resoconto in particolare – analizzando le ultime disposizioni contenute nella manovra economica approvata con la recente Legge di Stabilità – ha cercato di entrare nel merito dei provvedimenti più importanti riguardanti l’ambiente, la giustizia, il lavoro e il welfare, attraverso più di 100 suggerimenti alternativi realizzati da un gruppo di economisti per avviare delle “politiche economiche e finanziarie nel segno dell’equità sociale, della sostenibilità ambientale di un’economia diversa fondata su un nuovo modello di sviluppo.

Ecco nel dettaglio, alcune delle proposte più interessanti legate all’ambito della compatibilità ambientale, dell’efficienza energetica, mobilità, innovazione e ricerca, per un uso sostenibile della spesa pubblica:

Compatibilità Ambientale

Con un fondo di 4 milioni di euro, si è proposto un modello di contabilità ambientale che integri l’informazione monetaria con quella relativa ai flussi di materiali e risorse naturali (che caratterizzano le produzioni e in generale tutto il sistema economico nazionale), attraverso la selezione di indicatori di sostenibilità ambientale, peraltro prevista dalla riforma della contabilità e della finanza pubblica recentemente approvata (legge n. 196/2009)”. Un’altra misura evidenziata è stata quella relativa all’introduzione di un’agevolazione fiscale, sotto forma di sconto d’imposta a favore delle imprese del settore legno e carta che utilizzino materia prima eco-certificata o proveniente dal recupero dei rifiuti dotate di adeguata certificazione rilasciata da enti terzi e internazionalmente riconosciuta. Per questo intervento è stato previsto uno stanziamento di 25 milioni di euro.

 


Efficienza Energetica

 

Attraverso un finanziamento di 1 miliardo di euro si potrebbero proporre: un piano nazionale per l’efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione, la stabilizzazione delle detrazioni fiscali del 55% sulla riqualificazione energetica degli edifici) e del 36% sulle ristrutturazioni edilizie, l’abbattimento completo dell’Iva per l’installazione del solare termico, la totale detrazione dalla dichiarazione dei redditi delle spese effettuate per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria ed infine, il raddoppio della quota obbligatoria di risparmio energetico per i distributori di energia. Altri suggerimenti puntano inoltre ad estendere il meccanismo del conto energia a tutte le fonti rinnovabili (differenziando la tariffa incentivante a seconda della fonte, taglia, tecnologia e qualità ambientale).

Mobilità

Con l’introduzione di una tassa automobilistica legata all’emissione di CO2 dei veicoli, che tenga ovviamente conto della cilindrata e dei cavalli fiscali dell’auto (in modo da colpire maggiormente i veicoli più potenti ed ecologicamente inefficienti) si avrebbero circa 500 milioni di euro in più di entrate per lo Stato.

Innovazione e ricerca

Un fondo di 1 miliardo di euro da destinare ai progetti di ricerca ed innovazione – con priorità ai settori delle nuove tecnologie e della green economy – portati avanti dalle istituzioni pubbliche, dalle università e dalle fondazioni che favoriscano l’occupazione di nuovi ricercatori.

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