Menu anticrisi, i consigli di Federconsumatori: spendere meno per i cenoni di Natale e Capodanno

Spendere meno rispettando la tradizione si può. L'Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato i costi degli alimenti consumati tradizionalmente nelle feste

MENU ANTICRISI –

Gli italiani quest’anno si apprestano a rivisitare la tradizionale cena a base di pesce della sera della vigilia di Natale scegliendo prodotti più economici rispetto a quelli acquistati di consueto. Ecco nel dettaglio i risultati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in base ai monitoraggi sui costi degli alimenti consumati tradizionalmente sulla tavola delle feste.

CENONE 2014 –

Per la cena del 24 dicembre, rispetto allo scorso anno, spenderemo mediamente l’1 per cento in più, per quella di San Silvestro il costo aumenta del 2 per cento. Il menu si modifica all’insegna dei prodotti più poveri: tra i pesci andranno per la maggiore la trota e lo sgombro, e anche per i vini si opterà nella gran parte dei casi per prodotti con un buon rapporto qualità prezzo.

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MENU DI NATALE 2014 –

La spesa per la cena della vigilia sarà in media di 32,15 euro a persona: poco più di 190 euro per una famiglia composta da sei persone. Questo per un “menu classico” a base di pesce, composto da insalata di mare, un primo piatto, zuppa di pesce, spigola, contorni di patate e di insalata, concluso con frutta fresca e secca e panettone; come bevande vino da tavola doc e spumante per il brindisi, infine caffè e un liquore. Con il “menu anticrisi” invece la spesa si dimezza e ammonta a 15,67 euro a testa. In tavola, in questo caso, alici marinate per antipasto, spaghetti al sugo di mare, trota o sgombro come piatto forte. Il resto del menu è tale e quale al primo: spendere la metà si può, anche se in tavola manca la spigola al cartoccio. Del resto, un pesce azzurro come lo sgombro, è capace di regalare grandi sorprese per il palato, anche a Natale.

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MENU DI CAPODANNO 2014 –

Per il 31 dicembre chi potrà permettersi le classiche portate del Cenone dovrà prepararsi a spendere poco più di 40 euro a persona per preparare in casa le pietanze: insalata russa, salmone, pasta alle vongole, anguilla, orata, zampone e lenticchie, e poi frutta, frutta secca varia, vino, spumante, panettone, caffè e ammazzacaffè. Per combattere la crisi a tavola aspettando il 2015 ci si può fermare a 25,90 euro a testa, suggerisce Federconsumatori, spendendo il 36 per cento in meno. Nel menu precendente basta sostituire il salmone con le alici marinate, le vongole con un preparato di mare misto, e tagliare la voce “orata” accontentandosi – si fa per dire – solo dello zampone con le lenticchie. Sarete lo stesso più che satolli e avrete brindato all’anno che arriva più consapevoli che non serve sprecare, anzi, per sorridere e condividere la tavola in buona compagnia.

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