ITALIANI NON LEGGONO – Antonella Agnoli è una combattente del sapere e della civiltà dello stare insieme, un’icona della lotta contro lo spreco della non lettura. Da anni gira il mondo per conoscere nuovi modelli di biblioteche pubbliche e con la sua energia, con quella passione fatta di cose e non di pura teoria, riesce anche ad aprirle in Italia. Ho raccontato la sua storia nel libro L’egoismo è finito, e sono felice che Antonella continui a fare miracoli. Undici nuove biblioteche aperte in tutta Italia soltanto negli ultimi due anni che si sommano a precedenti miracoli: una biblioteca a Bologna nella vecchia sede della Borsa, a Pistoia in un ex capannone industriale, a L’Aquila in un prefabbricato del dopo terremoto, a Mantova in un macello abbandonato, a Palermo in una chiesa sconsacrata.
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STORIE AL FEMMINILE – Antonella ha il sogno di un Piano nazionale per le biblioteche, non vorrei deluderla ma temo che non lo vedrà mai realizzato: piuttosto il suo esempio apre una strada che tanti cittadini e tante associazioni, tante amministrazioni locali, possono seguire. E’ un pezzo dell’Italia dal basso, fai-da-te, quella che spesso funziona meglio, consapevole, in questo caso, che aprire una biblioteca significa innanzitutto dare un punto di riferimento alla comunità sul territorio. Il popolo di una città, di un quartiere, di una strada.
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E significa contrastare lo spaventoso declino dei lettori in Italia, che si ricava dai dati contenuti in una recentissima ricerca della Nielsen per conto del Centro per il libro. Soltanto poco più di un terzo degli italiani acquista un libro all’anno (tre anni fa erano la metà della popolazione), e in pratica gli esperti del settore parlano, rispetto alla lettura, di “un’intera generazione perduta”.
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ITALIANI LETTURA – Antonella, con la sua battaglia prova a frenare la deriva, e nell’ultimo, imperdibile suo libro appena pubblicato, La biblioteca che vorrei (editrice Bibliografica), ci parla delle biblioteche che ha visto nel mondo, dalla Gran Bretagna al Giappone, dall’Olanda alla Francia. Luoghi dove, come in Giappone, è perfino consentito appisolarsi, perché la lettura è piacere, oltre che conoscenza e compagnia, e dunque aiuta anche a dormire serenamente.