Le abitudini come un bivio: la scelta tocca a noi, e non è meccanica

Siamo tutti prigionieri di buone e di cattive abitudini, ma possiamo liberarcene se sono dannose. Non è giusto rassegnarsi all’idea di vivere in una trappola fatta appunto di abitudini spesso sbagliate.

ABITUDINI QUOTIDIANE –

Avete mai riflettuto sulle abitudini? Ognuno di noi ne ha tante, che regolano la nostra giornata, e di segno opposto. Negative o positive. Ho letto di ultime ricerche, condotte da John Bargh a Yale e da Tanya Chartrand alla Duke University, in base alle quali la maggior parte dei comportamenti degli individui è dettata da processi mentali non coscienti, quasi meccanici. Dunque dobbiamo rassegnarci all’idea che un’abitudine sbagliata sia irreversibile? Non credo, anzi: la nostra scommessa quotidiana è esattamente il contrario. Come quando ascoltiamo qualcuno che dice “sono fatto così, e non posso cambiare idea”. O mente oppure è uno stupido, perché l’intelligenza ci consente di filtrare, valutare, ripensare. E anche di cambiare un’opinione senza per questo sentirci mortificati nel nostro ego.

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ABITUDINI POSITIVE E NEGATIVE –

L’abitudine, secondo me, è come un bivio. Ne troviamo tanti lungo la strada, e dobbiamo scegliere. La conoscenza, il livello ormai altissimo di informazioni, per esempio, ci consente di sapere che alcune buone abitudini come l’alimentazione sana, l’attività fisica, la rinuncia a fumo ed alcol, sono decisive per la prevenzione di gravi malattie, dai problemi cardiocircolatori ai tumori. Spetta a noi decidere tra la buona abitudini di stili di vita corretti e quella cattiva del contrario. È chiaro che qualsiasi abitudine, di segno negativo o positivo che sia, una volta messe le radici nel nostro organismo (in fondo, il corpo umano è una macchina) e nella nostra mente, si attrezza per resistere a qualsiasi forma di cambiamento. Ne diventiamo dipendenti. Pensiamo al fumo, ed a quanto sia difficile, proprio come meccanismo psicologico, liberarsi dalla sua dipendenza. In questo senso le abitudini sono più facili da acquisire che da perdere, ed ecco perché sarebbe bello riuscire a scansarle all’origine, alla prima seduzione.  Lo sforzo che ci viene richiesto, attraverso il corpo e l’anima, è una prova di lucidità al momento di imboccare una strada di fronte al bivio. Di scegliere la buona abitudine, utile, e di liberarci della cattiva, dannosa. Potremmo partire in questo esercizio da una ricognizione e da una classificazione delle nostre abitudini, a quel punto avremmo fatto un passo avanti per scegliere  di fronte al bivio.

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