Una strage in Cina per l’inquinamento: quasi 9mila morti solo in quattro città

Una strage. Nella Cina del boom economico e della grande emigrazione urbana si sta consumando una vera strage di cittadini in seguito all’esplosione dell’inquinamento. Secondo un’indagine realizzata dalla Scuola di sanità pubblica dell’università di Pechino i morti nell’ultimo anno, considerando soltanto quattro metropoli del paese, sarebbero 8.572. L’epicentro di questa carneficina da sviluppo fuori controllo […]

Una strage. Nella Cina del boom economico e della grande emigrazione urbana si sta consumando una vera strage di cittadini in seguito all’esplosione dell’inquinamento. Secondo un’indagine realizzata dalla Scuola di sanità pubblica dell’università di Pechino i morti nell’ultimo anno, considerando soltanto quattro metropoli del paese, sarebbero 8.572. L’epicentro di questa carneficina da sviluppo fuori controllo è nelle città di Pechino, Shanghai, Guangzhou (ex Canton) e Xian: proprio laddove è stato più forte lo sviluppo industriale e la corsa alle nuove costruzioni.

Sotto accusa, secondo gli studiosi cinesi, sono gli enormi valori nell’aria del particolato, in pratica polveri sottili molto tossiche. Da qui il boom di tumori, malattie vascolari e ictus. La ricerca dell’università di Pechino è stata diffusa nel Paese, segno che le autorità politiche vogliono correre ai ripari per non restare intrappolate nella strage da inquinamento. E anche per rimediare ai danni economici, visto che l’inquinamento, soltanto lo scorso anno, è costato qualcosa come 6.8 miliardi di yuan, oltre 700 milioni di euro.

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