In Sicilia le linee ferroviarie sono quelle dei borboni, in Valle d’Aosta invece se ne fanno di nuove per i turisti, ma non entrano in funzione, semplicemente perchè non servono a nulla. In comune, in questi progetti del nulla, Sicilia a Valle d’Aosta hanno solo una cosa: il rubinetto di spesa.
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Trattandosi di due regioni a statuto speciale, possono fare quello che vogliono e non hanno bisogno di alcuna copertura finanziaria né di autorizzazioni dal governo e dal parlamento. Sono soldi loro, e li sprecano come pare a loro. Per alcuni anni gli amministratori valdostani hanno fatto credere che da una linea ferroviaria nuova di zecca poteva nascere nuovo, importante traffico turistico. E così sulla vecchia ferrovia dei minatori, in servizio da Pila a Cogne, hanno pensato bene di piazzare tre locomotori e dieci carrozze per dare il via al trenino dei minatori. Una sorta di mini-luna park. Il tutto per la modica spesa di 30 milioni di euro già versati.
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L’attrazione non ha funzionato, il trenino non piace e non interessa ai turisti, e nessuno ha voluto comprare locomotori e carrozze: finiranno in vendita come residui industriali. E il resto dei soldi spesi sarà uno spreco secco. Non contenti di tanta insensatezza, gli amministratori adessano pensano a un bis: una nuova linea ferroviaria verso Cogne finanziata da Finaosta, la finanziaria regionale. Speriamo che qualcuno li fermi.
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