
È l’unico minerale che possiamo mangiare: il sale, ovvero il cloruro di sodio, che accompagna gran parte dei nostri piatti. E in realtà ne consumiamo troppo, sprecando una parte importante della nostra salute. Una ricerca pubblicata sul “British medical journal” ha rilevato che, riducendo il consumo di sale del 10 per cento, dopo 10 anni, ogni persona potrebbe vedere aumentare la propria vita, ogni 12 mesi, di 1,8 giorni all’anno. Anche se i dati variano da Paese a Paese dal momento che risentono molto dei diversi consumi di sale, stili di vita e incidenza delle malattie cardiovascolari, si tratta comunque di un dato molto significativo.
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COME RIDURRE IL CONSUMO DI SALE
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ciascuno di noi non dovrebbe consumare più di 5 grammi al giorno di sale: in realtà ogni persona ne introduce nella propria dieta giornaliera almeno il doppio. Eppure, ridurre il consumo di sale è importante: un uso eccessivo può causare ipertensione, malattie cardiovascolari e insufficienza renale.
Senza dimenticare che il sale non è solo quello che versiamo ogni giorno sui nostri piatti ma è anche quello ben nascosto all’interno degli alimenti acquistati.
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COME DIMINUIRE IL SALE
Mangiare senza sale è il metodo migliore per combattere la cellulite, i gonfiori improvvisi e l’osteoporosi. Alcuni studi hanno addirittura dimostrato che una dieta povera di sodio consente di prevenire alcune forme tumorali. E mangiare senza sale, cosa obbligatoria per chi è iperteso, è solo un’abitudine, uno stile di vita a tavola. I grammi di sale che servono al nostro organismo e in generale a dare sapore alle pietanze sono già presenti negli alimenti naturali, e nei cibi trasformati arrivano perfino al doppio. In teoria, potremmo eliminare la saliera con il suo contenuto.
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CONSIGLI PER RIDURRE IL SALE
- Diminuire gradualmente la quantità di sale che utilizziamo nelle cotture e nei condimenti. L’organismo, piano piano, si abituerà al nuovo regime alimentare e non sentiremo più la manca del sale.
- Non mettere il sale a tavola, e tenerlo a debita distanza. Così non siamo incentivati ad usarlo per condire ciò che stiamo mangiando e che già contiene del sale.
- Scolare e sciacquare verdure e legumi in scatole. Perderanno, grazie all’acqua, una buona percentuale di sale.
- Scegliere le spezie preferite e il succo di limone come naturali alternative al sale.
- Controllare le etichette alimentari per evitare cibi che contengono troppo sale.O comunque essere informati.
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COME INSAPORIRE I CIBI SENZA USARE IL SALE
Ovviamente non serve eliminare drasticamente il sale dalla nostra dieta quotidiana: si può scegliere di usarlo con parsimonia, cum grano salis come dicevano i latini, oppure sostituirlo con le spezie che non solo sono in grado di dare aroma e sapore ai piatti ma sono anche ricche di proprietà benefiche.
Peperoncino, paprika, curry, cumino: sono l’ideale per sostituire il sale da utilizzare per insaporire i vostri piatti a base di carne e pesce senza rinunciare al gusto. Perfette anche le erbe aromatiche come alloro, rosmarino, aglio e basilico.
Per un’insalata gustosa e senza sale provate ad aggiungere una spruzzata di limone. Potete anche provare a combinare insieme erbe e spezie per dare alle vostre pietanze un sapore unico. Se poi proprio non volete rinunciare al sale cercate almeno di limitarvi a un mezzo cucchiaino, una quantità sufficiente anche per salare l’acqua della pasta.
Un’altra alternativa molto efficace al sale è la salsa di soia: molto saporita, presente quasi ovunque nella cucina asiatica, viene considerata una delle chiavi della longevità dei popoli orientali.
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COME RIDURRE IL SODIO NELLA DIETA
Cercate di evitare il consumo eccessivo di salumi e insaccati: 50 grammi di prosciutto crudo contengono circa 6 grammi di sale e il consumo di hamburger e patatine fritte che contengono grandi quantità di sale soprattutto se ripieni di salse come ketchup e maionese.
Prima di acquistare gli alimenti al supermercato leggete bene l’etichetta in cui viene riportato il contenuto di sodio e non esagerate con sottaceti, condimenti per insalate, sughi e salse pronte e zuppe in scatola: sono tra i cibi con più sale.
Mangiare senza sale non è l’unica cosa a cui fare attenzione, anche la scelta del sale è fondamentale.
TIPOLOGIE DI SALE DA CUCINA
Oltre al sale comune che si è soliti utilizzare, in commercio trovate anche il sale iposodico, perfetto per chi soffre di pressione alta e ritenzione idrica, il sale integrale per chi predilige un’alimentazione biologica e naturale e il sale iodato, consigliato se si soffre di problemi alla tiroide.
Seguendo questi semplici consigli, a poco a poco vi renderete conto che mangiare senza sale non è così difficile. Potrete solo guadagnarci, soprattutto in salute.
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