
ALIMENTI DEL BUONUMORE –
Sapevamo che alcuni cibi, per esempio il cioccolato, aiutano a ritrovare il sorriso, e svolgono perfino una funzione anti-depressiva. Ma adesso, grazie ad alcune ricerche scientifiche, facciamo un passo avanti e scopriamo che frutta e verdura incidono in modo diretto nel nostro umore. Anche grazie ad alcuni batteri, molto preziosi ai fini del buonumore.
LEGGI ANCHE: Benefici delle more, arma segreta di salute e bellezza
FRUTTA E VERDURA, CIBI DEL BUONUMORE –
La prima ricerca è firmata da un gruppo di scienziati dell’università di Otago, in Nuova Zelanda, ed è stata pubblicata sul British Journal of Health Psychology. Un gruppo di persone, uomini e donne prevalentemente giovani, hanno scritto e registrato in una cartellina elettronica la loro alimentazione per un mese, abbinando al cibo, giorno per giorno, le reazioni in termini di stati d’animo.
E che cosa è venuto fuori? Semplice: nelle giornate durante le quali i volontari mangiavano più frutta e più verdura, il loro umore migliorava, non si sentivano depressi e allontanavano dalla testa l’incubo dello stress da lavoro o da impegni familiari. In una parola: stavano meglio, e non solo fisicamente.
SAI CHE: Mangiare frutta a fine pasta fa bene alla salute
DIETA DEL SORRISO –
Un’altra ricerca, invece, pubblicata su Nature, è stata incentrata sul lavoro intestinale di alcuni batteri definiti «opportunisti» per l’attività che svolgono all’interno del corpo umano. Tra questi, in particolare il Faecalibacterium Prausnitzii che produce come scarto alimentare una particolare sostanza dotata di una funzione regolatoria dei processi infiammatori. I batteri opportunisti sono molto presenti in frutta e verdure, e grazie a loro possiamo prevenire alcune patologie legate all’infiammazione, come appunto la tendenza alla depressione. Tutto ciò rende ancora più convincente, sul piano scientifico, la raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Salute di mangiare almeno di porzioni vegetali, 3 di frutta e 2 di verdura, al giorno. Migliora il corpo e, a questo punto, anche la mente.