Vogliamo citta’ pulite: ma facciamo qualcosa per riuscirci?

Quando vai a chiedere agli italiani le priorità nei desideri urbani, di che cosa vorremmo dalle nostre città, viene fuori una classifica molto netta: igiene e pulizia, sostenibilità e sicurezza. Un tempo, la nostra maggiore preoccupazione erano proprio la sicurezza e la microcriminalità, tanto che qualche forza politica, vedi la Lega, pensò di cavalcare la […]

Quando vai a chiedere agli italiani le priorità nei desideri urbani, di che cosa vorremmo dalle nostre città, viene fuori una classifica molto netta: igiene e pulizia, sostenibilità e sicurezza. Un tempo, la nostra maggiore preoccupazione erano proprio la sicurezza e la microcriminalità, tanto che qualche forza politica, vedi la Lega, pensò di cavalcare la paura proponendo sindaci e vigili sceriffi. Adesso più che il teppista di turno, ci spaventano città sporche, poco vivibili, dove sentiamo il disagio per un ambiente inquinato dai rifiuti, dal traffico, dallo smog. E’ un cambiamento importante, eppure resta un interrogativo: se vogliamo città più pulite che cosa facciamo per ottenerle? Gettiamo cicche di sigarette per strada, sputiamo gomme da masticare sui marciapiedi, lasciamo un frigorifero e un televisore nei cassonetti. Prima di chiederle agli amministratori, città più pulite e più sostenibili, sarebbe bene domandarlo a ciascuno di noi guardandosi allo specchio.

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