Toilette senz’acqua per non spercarla: la nuova idea di Bill Gates

dal nostro corrispondente  DANILO TAINO BERLINO – Forse impressionato dai bagni lussuosi dell’Hotel Adlon di Berlino, mercoledì sera Bill Gates ha rivelato uno dei suoi progetti più recenti. Durante una cena con un gruppo di editori e di giornalisti nell’albergo più famoso della capitale tedesca, ha commentato lo spreco di acqua che quotidianamente avviene nelle […]

dal nostro corrispondente  DANILO TAINO

BERLINO – Forse impressionato dai bagni lussuosi dell’Hotel Adlon di Berlino, mercoledì sera Bill Gates ha rivelato uno dei suoi progetti più recenti. Durante una cena con un gruppo di editori e di giornalisti nell’albergo più famoso della capitale tedesca, ha commentato lo spreco di acqua che quotidianamente avviene nelle toilette del mondo. E ha detto di avere dato incarico a un team di tecnici di pensare e sviluppare una toilette senz’acqua. Un Wc che perda la W, insomma.

CONTROSENSI – «The ultimate toilette», l’ha chiamata, quella definitiva. L’idea può sembrare strana ma, in realtà, il problema è serio. L’uso di acqua nei bagni è già oggi una questione rilevante. Con la frenetica urbanizzazione in corso sul pianeta e con il miglioramento delle condizioni abitative di milioni di persone, in futuro questo utilizzo è destinato a moltiplicarsi. Una prospettiva preoccupante, di fronte alla scarsezza di acqua prevista in molte aree del mondo nei prossimi anni e alla necessità, certa, di risparmiarne ovunque possibile. Molti, quindi, si stanno ponendo l’obiettivo di trovare un’alternativa alla tradizionale tazza; o almeno di ridurre la quantità di acqua utilizzata. Non sempre con successo garantito, a dire il vero: le nuove Green Towers di Francoforte, quartier generale massimamente ecologico delle Deutsche Bank, hanno per esempio ridotto drasticamente il numero di litri d’acqua erogato ogni volta che si mette in funzione lo sciacquone. Con il risultato però che la gran parte dei dipendenti fa funzionare il sistema due o tre volte.

TOUR – L’idea del fondatore di Microsoft, affidata alla Bill & Melinda Gates Foundation, sembra però essere più radicale. Non se ne conoscono i dettagli, ma il fatto che l’obiettivo sia un sistema «definitivo» fa pensare a un’innovazione profonda. Si tratta di un progetto forse non di grande rilevanza mediatica, soprattutto se confrontato con gli sforzi (e con i successi) che la maggiore fondazione privata del mondo sta facendo nella lotta alle malattie nei Paesi più poveri. Gates sta effettuando un tour nelle capitali europee (a Berlino ha incontrato tra Gli altri Angela Merkel) proprio per sostenere l’importanza degli investimenti che i Paesi ricchi si sono impegnati a fare (ma poi non sempre fanno) nella ricerca sui vaccini e nell’aiuto alle produzioni agricole. Nel grande disegno, però, Gates non dimentica dettagli come quello dell’acqua persa nelle toilette.

 

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