Parità dei sessi, perché non la insegniamo agli immigrati che chiedono asilo?

In Norvegia ci sono corsi con lezioni che durano, in media, 5 ore ciascuna. Partecipa, con l’educatore, anche un traduttore. In Austria un manuale del ministero degli Interni intitolato «Guida ai rifugiati».

LEZIONI PARITÀ DI GENERE A IMMIGRATI –

Uno dei punti più divisi tra le popolazioni europee e i popoli dell’Islam riguarda il rapporto tra l’uomo e la donna, ovvero la parità dei sessi. I due universi sono molto distanti in materia, e questo genera spesso violenza, isolamento e rancori. Bisogna agire sulla formazione, e prendere esempio da buone pratiche già esistenti in Europa.

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LEZIONI DI PARITÀ DI GENERE IN NORVEGIA –

È il caso della Norvegia che ha sperimentato da qualche anno, con molto successo, la formazione ai rifugiati sulla parità di genere. Le lezioni sono volontarie, durano 5 ore e prevedono la presenza, oltre all’educatore, anche di un traduttore, per renderle più comprensibili ed efficaci.

LEZIONI DI PARITÀ DI GENERE IN AUSTRIA –

Un altro esempio di buona pratica arriva dall’Austria. Qui il ministero degli Interni ha predisposto un piccolo manuale, scaricabile anche su Internet e intitolato «Guida per i rifugiati», dove sono rievocati i loro diritti, ma anche alcuni doveri. E tra questi c’è in primo luogo il riconoscimento della parità di genere, tra i sessi, tra l’uomo e la donna. Il manuale ha anche dei disegni, molto evocati, ed è disponibile in doppia lingua, tedesco e arabo.

INSEGNARE LA PARITÀ DI GENERE AGLI IMMIGRATI –

Ecco, forse partendo da queste buone pratiche possiamo lavorare, anche grazie all’ottima rete di associazioni di volontari che operano nel settore dell’immigrazione, per una migliore integrazione.

(Fonte immagine: Getty Images)

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