Il festival rock che non spreca

Cè un festival ultrarock dove le posate sono bio, il braciere per preparare la brace è stato fatto con una cisterna del gasolio gettata via e molto dell’allestimento è stato recuperato da scarti di falegnameria. Stiamo parlando del Live Rock Festival, organizzato dal nostro nuovo candidato al Premio Non Sprecare, il Collettivo Piranha. Cinque giorni […]

Cè un festival ultrarock dove le posate sono bio, il braciere per preparare la brace è stato fatto con una cisterna del gasolio gettata via e molto dell’allestimento è stato recuperato da scarti di falegnameria. Stiamo parlando del Live Rock Festival, organizzato dal nostro nuovo candidato al Premio Non Sprecare, il Collettivo Piranha. Cinque giorni di musica internazionale dal vivo e completamente gratuita. All’interno di questo Festival ci sono alcuni progetti ambientali e delle buone pratiche sostenibili che vengono portate avanti con la collaborazione di Legambiente, perché l’undicesimo comandamento “non sprecare” fa parte da sempre della filosofia del Festival. Ci racconta Gaetano Rispoli del collettivo: “Dal 2007 abbiamo adottato le stoviglie di Mater-bi, e grazie a questo materiale biodegradabile riusciamo a riciclare il 96% dei rifiuti, pertanto solo il 4% dei rifiuti finisce in discarica, tutto il resto non viene sprecato; dal 2008 mettiamo a disposizione degli ospiti due distributori di acqua potabile gratuita liscia e gassata: così facendo eroghiamo 8000 litri di acqua ed evitiamo la produzione di 5000 bottiglie di plastica, è un non spreco anche questo”. Ma non finisce qui: “il progetto Re-Live (scaffale del libero scambio) ci consente di barattare e recuperare oggetti che altrimenti verrebbero gettati via; I tappi di sughero e di silicone sono stati donati ad un Centro di Socializzazione per diversamente abili, serviranno per le attività manuali”.

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