Villa Verde verso Rifiuti zero

Anche l’Amministrazione Comunale di Villa Verde (OR) aderisce alla Strategia “Rifiuti Zero”. Lo ha sancito il Consiglio Comunale, deliberando l’atto di indirizzi con il quale si assumono una serie di impegni importanti che sono esplicitati nel deliberato. Di seguito le parole del sindaco, Roberto Scema. Ho proposto l’adesione a “Rifiuti Zero” al mio Consiglio Comunale […]

Anche l’Amministrazione Comunale di Villa Verde (OR) aderisce alla Strategia “Rifiuti Zero”.

Lo ha sancito il Consiglio Comunale, deliberando l’atto di indirizzi con il quale si assumono una serie di impegni importanti che sono esplicitati nel deliberato. Di seguito le parole del sindaco, Roberto Scema.

Ho proposto l’adesione a “Rifiuti Zero” al mio Consiglio Comunale ed alla mia cittadinanza, non per mera testimonianza, ma sulla base di un ragionamento che parte da un dato di fatto preciso: nel nostro territorio (20 comuni consorziati), che ha avviato la raccolta “Porta a Porta” già da 6 anni (gennaio 2005), a fronte di un exploit iniziale notevole (percentuali da subito sopra il 60%), non si sono registrati grandi, ulteriori progressi, sia sul piano quantitativo che su quello qualitativo.

Allo stesso tempo, a causa di una programmazione regionale e provinciale incerta e discutibile, siamo letteralmente costretti (c’è un deliberato regionale che ce lo impone) a conferire la frazione secca all’inceneritore di Tossilo (Nu) con un incremento dei costi intorno al 30%, che ricade direttamente sul cittadino. Senza contare il costo “ambientale”, non facilmente quantificabile.

E’ evidente che occorre un salto di qualità, che non può che passare, da un lato, attraverso la realizzazione di impianti di trattamento ispirati a diverse filosofie (evitando auspicabilmente di “bruciare”), dall’altro in un più deciso sforzo verso la riduzione, alla base, della quantità di rifiuti da conferire alla frazione secca.

Sotto questo aspetto, crediamo sia fondamentale introdurre nuove forme di riparto dei costi di raccolta, che andranno progressivamente calcolati sulla effettiva quantità di frazione secca conferita. Non è complicatissimo, e viene già sperimentato in diverse parti d’Italia, con bacini di popolazione ben più significativi dal punto di vista numerico.

Naturalmente, ciò che potrà fare una comunità piccola come la nostra sarà irrilevante sul piano quantitativo, se rimarrà un caso isolato.

L’operazione sarà però più significativa, se riusciremo, come intendiamo fare, a contaminare i 21 comuni della nostra Unione dei Comuni, poi agli altri consorzi di raccolta, infine alla Provincia di Oristano. Soggetti ai quali abbiamo inviato la nostra delibera con invito esplicito a copiare.

Con convinzione, verso “Rifiuti Zero”.

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