Un tredicenne, Adian Dwyer, ha preparato un “progetto di scienze” che potrebbe far crescere il rendimento del fotovoltaico almeno del 20%? La notizia è stata accolta con entusiasmo e con ovvio scetticismo. Secondo quanto riportato da varie fonti d’informazione Adian “passeggiando nel bosco” avrebbe avuto l’illuminazione: dietro al modo in cui si dispongono le foglie degli alberi c’è la serie di Fibonacci ed è il segreto per l’ideale esposizione al sole.
Per questo ha realizzato uno speciale impianto fotovoltaico sul modello di un albero con tanti piccoli pannelli orientati secondo la sequenza. I risultati? L’albero fotovoltaico ha prodotto il 20% di elettricità in più raccogliendo 2 ore e mezza in più di sole in un giorno rispetto ad un pannello orientato in maniera tradizionale. Nel mese di dicembre, quando la produzione d’energia cala per via della posizione del Sole il suo albero ha prodotto addirittura il 50% di energia in più con il 50% in più di esposizione.
Un successo senza precedenti, ancora di più tenendo conto che non si tratta di un ingegnere con un curriculum in una grande università americana. Come ovvio è immediatamente spuntato il debunker di turno a smorzare l’entusiasmo sostenendo che i risultati sono incoerenti, ma il mistero si infittisce visto che proprio lo stesso blogger ha immediatamente cancellato il suo post ormai disponibile soltanto nella cache di google. Insomma, bisognerà attendere un po’ per capire se il piccolo Aidan ha veramente fatto una scoperta così importante.