UE: mentre calano le emissioni avanzano le rinnovabili

La crisi ha fatto diminuire i ritmi della produzione industriale portando al calo dei gas climalteranti. Lo rivelano i documenti diffusi dall’European Environment Agency Arriva direttamente dall’European Environment Agency la notizia che la recessione economia che sta colpendo l’Europa sta accelerando il calo delle emissioni dannose. Nuove stime condotte analizzando i dati dei 27 dell’Unione […]

La crisi ha fatto diminuire i ritmi della produzione industriale portando al calo dei gas climalteranti. Lo rivelano i documenti diffusi dall’European Environment Agency
Arriva direttamente dall’European Environment Agency la notizia che la recessione economia che sta colpendo l’Europa sta accelerando il calo delle emissioni dannose. Nuove stime condotte analizzando i dati dei 27 dell’Unione Europea indicano come i gas serra siano diminuiti del 6,9% nell’anno 2009 rispetto al 2008. Basandosi su questi numeri e’ stato calcolato quindi che le emissioni dannose registrate nel 2009 nell’UE risultano il 17,3% sotto i livelli del 1990 e per questo molto vicine al raggiungimento della soglia dell’obiettivo che punta a raggiungere il calo del 20% degli inquinanti entro il 2020.
Il merito di tutto questo sarebbe da attribuire al profondo periodo di crisi economica che i paesi europei stanno affrontando e che ha determinato un calo della produzione generando, come conseguenza, il positivo effetto che ha visto scendere le percentuali delle sostanze dannose rilasciate nell’aria.
Gran parte del taglio degli inquinanti sarebbe dovuto, secondo quanto comunicato dall’EEA, alla diminuzione del 5,5% dell’uso dei combustibili fossili registrata nel 2009 rispetto all’anno precedente, con particolare calo dell’impiego di carbone (-12,7%), ritenuto uno tra i piu’ dannosi.
Al contempo i dati hanno rivelato un sensibile aumento dell’uso di fonti energetiche rinnovabili (esclusa la biomassa) nei termini del 8,3%.

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