Terza età, sempre di più sul web

Informatizzati e felici. I senior che hanno un approccio felice con Internet rappresentano l’11% degli utenti del web e, secondo i più recenti dati GfK Eurisko (09/2010), sono più di 2.500.000 gli over 55 che negli ultimi tre mesi si sono collegati alla rete. "Navigano in modo molto intelligente – spiega Vitalba Paesano, direttrice del […]

Informatizzati e felici. I senior che hanno un approccio felice con Internet rappresentano l’11% degli utenti del web e, secondo i più recenti dati GfK Eurisko (09/2010), sono più di 2.500.000 gli over 55 che negli ultimi tre mesi si sono collegati alla rete. "Navigano in modo molto intelligente – spiega Vitalba Paesano, direttrice del sito www. grey-panthers. it – e si collegano soprattutto per informarsi. Non sempre comprano via internet ma amano comunque consultare la rete per informarsi sui prodotti da acquistare. E poi acquistano biglietti aerei e del treno per viaggiare, prenotano vacanze. Insomma, fanno un uso moderno della rete".

La Paesano presenterà i dati sul rapporto tra anziani e web oggi alla seconda giornata del convegno "Terza età". Un mondo da scoprire, una risorsa da valorizzare", quest’anno alla decima edizione. Dai dati risulta che tra gli over 60 navigano più gli uomini che le donne (55%), anche se, entrando in forum e blog, a parlare e comunicare sono soprattutto queste ultime. Il 40% degli anziani che usano internet è pensionato, gli altri sono ancora in attività, e c’è un’alta concentrazione di professionisti (14%) che utilizzano Internet per lavoro e allungano così la loro età pensionabile. Il 15% delle "pantere grigie" che navigano sul web ha una laurea, il 45% un diploma di scuola media superiore, leggono il quotidiano tutti i giorni (il 28% contro il 19% della media nazionale) e parlano l’inglese per il 43% (bene l’11%, così, così il 32%).

Insomma, un pubblico attento e colto, informato. Possiamo dunque parlare di "invecchiamento attivo" in Italia? A questa domanda è stata invitata a rispondere al convegno Manuela Stranges, demografa del dipartimento di Economia e Statistica dell’Università della Calabria. "Gli anziani di oggi – spiega – sono sicuramente più attivi di quelli di ieri. Leggono, si informano, viaggiano. Il loro problema è che manca quel tessuto sociale e quella "copertura" familiare che fino a 10, 20 anni fa li proteggeva. Oggi gli anziani, per quanto attivi, vengono abbandonati a se stessi. E, al primo respiro affannoso, corrono dal medico. Perché hanno paura".

Secondo le Indagini Multiscopo dell’Istat, continua infatti a diminuire per gli over 60 la quota di parenti e amici su cui contare e aumenta quella dei vicini. Cambia la rete di affetti che circonda la terza età e, con essa, lo stile di vita degli anziani. "Non dobbiamo dimenticare – conclude la Stranges – che l’invecchiamento demografico non rappresenta un problema in sé ma lo diventa quando una società non riesce ad adeguarsi in maniera rapida ed efficace alle modificazioni da esso causate".

Torna in alto