Supereroi di oggi: avidi, violenti e tanto egoisti

I supereroi del passato, ormai in pensione, ispiravano modelli comportamentali decisamente piu’ positivi rispetto ai supereroi odierni, rei soprattutto di non insegnare ai ragazzi la solidarieta’: lo sostiene la dottoressa Sharon Lamb, dell’Universita’ del Massachusetts, autrice di uno studio sull’impatto che questi eroi del fantasy esercitano sugli adolescenti maschi. LO STUDIO – La ricerca, i […]

I supereroi del passato, ormai in pensione, ispiravano modelli comportamentali decisamente piu’ positivi rispetto ai supereroi odierni, rei soprattutto di non insegnare ai ragazzi la solidarieta’: lo sostiene la dottoressa Sharon Lamb, dell’Universita’ del Massachusetts, autrice di uno studio sull’impatto che questi eroi del fantasy esercitano sugli adolescenti maschi.

LO STUDIO – La ricerca, i cui risultati sono stati esposti da Lamb nel corso di un intervento alla Convention of the American Psychological Association, ha coinvolto 674 giovanissimi tra i 4 e i 18 anni. I ricercatori hanno analizzato meticolosamente i modelli piu’ seguiti e letti dai ragazzini maschi nella crescita, intervistando i media, i manager del settore video ludico e persino gli impiegati dei centri commerciali. Ne e’ risultato che gli eroi moderni sono quasi privi di molte delle virtu’ che caratterizzavano invece personaggi come Superman.

ERA MEGLIO UN TEMPO – In passato, come testimonia Clark Kent (Superman), creato da Jerry Siegel e Joe Shuster nel 1938, i supereroi avevano lavori normali e credevano nella giustizia sociale, mentre oggi sono aggressivi, sarcastici e raramente pensano di mettere i loro poteri straordinari al servizio dell’umanita’. Superman non a caso nacque in un periodo storico inquietante, in cui il desiderio di giustizia sociale e di servire la comunita’ poteva essere letto come una risposta naturale all’ascesa dei fascismi. Le avventura di Superman si svolgevano nella citta’ di Metropolis, dove Clark Kent lavorava come giornalista nella redazione del Daily Planet, come tante altre persone normali, mettendo la propria invulnerabilita’ a servizio della societa’.

OGNI CULTURA HA I SUOI MITICI EROI – Insomma tutte le culture hanno i loro mitici eroi e i supereroi dei fumetti possono essere visti come una versione aggiornata della mitologia classica. Ogni epoca ha i suoi supereroi, sui quali i giovanissimi forgiano la propria personalita’, ispirandosi alle loro virtu’ e introiettando modelli comportamentali. Ma nel nostro tempo i vari X-Men o Iron Man sono poco attenti alla giustizia sociale, sfruttano le persone (soprattutto le donne) e hanno dei comportamenti prevaricatori. Dal gruppo di supereroi mutanti (negli X-Men le facolta’ straordinarie sono date da un’alterazione del DNA) al mitico Anthony Edward Tony Stark (vero nome di Iron Man) nei personaggi dei fumetti di oggi non vi e’ piu’ traccia di quel forte senso di solidarieta’ che animava i personaggi di un tempo. Il pericolo – fa notare Sharon Lamb – e’ che i bambini crescano con valori sbagliati. Inoltre il fatto che dietro i poteri straordinari non ci siano persone anche normali (come accadeva un tempo), con una vita, un lavoro e un amore, fa si’ che l’immaginario infantile sia ancor piu’ confuso. Del resto anche i supereroi sono figli del loro tempo e se quelli del terzo millennio sono cosi’ aridi non sara’ un caso.

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