Sprechi. Chilo avrebbe mai pesato

Chilo avrebbe mai pesato? Ogni volta che torniamo a casa con la spesa ci portiamo dietro una grande quantita’ di rifiuti. Togliamo gli oggetti dagli imballi, il cibo dalle confezioni e buttiamo via tutto, senza pensarci piu’. Nella maggior parte dei casi, inoltre, buttiamo tutto insieme, senza differenziare i diversi materiali per pigrizia o anche […]

Chilo avrebbe mai pesato? Ogni volta che torniamo a casa con la spesa ci portiamo dietro una grande quantita’ di rifiuti. Togliamo gli oggetti dagli imballi, il cibo dalle confezioni e buttiamo via tutto, senza pensarci piu’.
Nella maggior parte dei casi, inoltre, buttiamo tutto insieme, senza differenziare i diversi materiali per pigrizia o anche perche’ in alcuni casi capire cosa va gettato e dove e’ davvero difficile.
Il tema dei rifiuti e del loro smaltimento e’ sempre piu’ centrale in una societa’ dei consumi come quella in cui viviamo. Prendere coscienza della quantita’ di spazzatura che ciascuno di noi produce quotidianamente e’ importante per porsi la questione di come ognuno puo’ contribuire a ridurre la mole di rifiuti.
Conosciamo tutti le statistiche che ci attribuiscono una quota media pro capite di produzione di spazzatura. Queste statistiche, pero’, non parlano di noi, del nostro stile di vita e di come esso incide, in positivo o in negativo, sulla nostra produzione di rifiuti.
Per questa ragione abbiamo deciso che per un anno peseremo la spazzatura che gettiamo. Abbiamo iniziato il 1 gennaio 2010 e stiamo tenendo traccia dell’avanzamento in un sito internet www.chilopesa.it che e’ anche un luogo in cui riflettiamo sul tema dei rifiuti e della loro riduzione, raccontando la nostra esperienza diretta ma anche quella dei tanti progetti virtuosi, in Italia e all’estero, per affrontare in maniera nuova e decisiva il problema dei rifiuti.
Abbiamo deciso di metterci in gioco, misurarci per poi sfidare noi stessi per migliorarci e migliorare il mondo in cui viviamo. E lo facciamo partendo da presupposti diversi, come diversi sono i nostri nuclei familiari, i luoghi in cui viviamo e i nostri stili di vita.
Io vivo con mio marito e nostra figlia piccola in montagna, dove ho la possibilita’ di differenziare tutto, anche l’umido con cui facciamo compost per l’orto, come fa Daniele, che vive solo in un paesino delle Cinque Terre. ?Silvia vive da sola in una grande citta’, con i tempi e ritmi di vita che essa impone. Tiziano vive con moglie e due figli nell’entroterra genovese e Italo, papa’ di Claudia, riciclatore e differenziatore di lungo corso e, per antica cultura familiare, restio a gettare tutto cio’ che “magari un giorno potra’ servire”.
Partiamo da presupposti diversi, ma tutti motivati dalla voglia di migliorarci per imparare a buttare sempre meno spazzatura.
Nel corso dell’anno ospiteremo amici e persone che vorranno aggiungersi alla nostra avventura. Se anche voi volete mettervi in gioco e misurarvi, scriveteci a [email protected]

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