Scuole romane: risparmio idrico con “Acqua spreco zero”

Premiati a Roma gli studenti che hanno partecipato al progetto «Acqua spreco zero». Chi è attento a non sprecare l’acqua, a casa come nei bagni o nelle cucine delle scuole, è un cittadino migliore. È questo il messaggio che hanno voluto lanciare i 280 studenti delle scuole medie di Roma (43 classi di 24 plessi […]

Premiati a Roma gli studenti che hanno partecipato al progetto «Acqua spreco zero». Chi è attento a non sprecare l’acqua, a casa come nei bagni o nelle cucine delle scuole, è un cittadino migliore. È questo il messaggio che hanno voluto lanciare i 280 studenti delle scuole medie di Roma (43 classi di 24 plessi scolastici). L’iniziativa è stata incentrata su un percorso didattico di approfondimento sul tema del risparmio delle risorse idriche che si è concluso con la realizzazione di un lavoro grafico creativo.

Il 28 maggio in Campidoglio sono stati premiati 11 disegni, che faranno parte della campagna di comunicazione «Save the water, save the future», che l’associazione Next Generation Act lancerà nelle prossime settimane per sensibilizzare all’uso attento dell’acqua potabile nella città di Roma. «Siamo contenti di aver coinvolto in questo progetto un gran numero di istituti scolastici, di alunni e di docenti», ha spiegato l’assessore all’Educazione di Roma Capitale, Gianluigi De Palo. «In tre anni sono stati installati circa 2.400 riduttori di flusso idrico ai rubinetti di bagni e mense scolastiche di Roma: una cifra più che significativa, perché ciascuno di essi, a parità di utilizzo, consente di risparmiare circa il 50% di acqua. Iniziative come questa – ha aggiunto De Palo – sono molto utili perché insegnano ai giovani a non dare per scontata neppure una goccia d’acqua che ogni giorno utilizzano aprendo un rubinetto. L’acqua è un bene prezioso e sempre meno disponibile nel mondo, e va quindi rispettato e usato con parsimonia».

Per il presidente della Commissione Politiche scolastiche di Roma Capitale, Roberto Angelini, «diffondere la cultura del buon uso dell’acqua significa contribuire in modo concreto a formare nei ragazzi una consapevolezza del rispetto che si deve a se stessi e al mondo che ci circonda. Significa formare dei buoni cittadini che domani, inseriti nel mondo del lavoro e nelle loro nuove famiglie, saranno testimoni e artefici di una visione valoriale del bene comune».

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