ROMA – Gli aumenti generalizzati medi che toccano il 110% hanno spinto l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ad aprire un’istruttoria per verificare se le compagnie si siano messe d’accordo sui prezzi dei traghetti da e per la Sardegna. La decisione dell’Antitrust è stata adottata nella seduta dell’11 maggio e riguarda le società Moby, Snav, Grandi Navi Veloci e Forship (marchio "Sardinia Ferries"), e delle loro controllanti. L’indagine mira a verificare se le compagnie in questione, che assicurano durante l’anno e soprattutto nel periodo estivo i collegamenti fra il continente e l’Isola, "abbiano posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza, finalizzata all’aumento coordinato dei prezzi per il trasporto passeggeri".
Le società oggetto dell’istruttoria, si legge sul sito dell’Antitrust, rappresentano "i principali operatori attivi sulle rotte interessate dagli aumenti e ne rappresentano una parte sostanziale, non inferiore al 75% in termini di frequenze e al 60% in termini di passeggeri". Il provvedimento è stato notificato oggi nel corso di alcune ispezioni condotte in collaborazione con la Guardia di finanza (Nucleo speciale tutela mercati), mentre l’indagine, precisa l’Autorità garante della concorrenza, è stata avviata in seguito alle numerose segnalazioni e denunce inviate da cittadini, associazioni dei consumatori e istituzioni quali le Regioni Sardegna e Liguria.
Le verifiche preliminari sulle dinamiche dei prezzi, spiega l’Antitrust,
hanno già confermato "un incremento generalizzato dei prezzi praticati dagli operatori, incremento medio stimato nell’ordine del 90-110% rispetto ai prezzi dell’anno precedente". Le linee interessate dall’indagine sono quelle da/per Civitavecchia, Livorno e Genova a/da Olbia-Golfo Aranci e Porto Torres: è su queste rotte che l’Antritrust cerca di capire se gli aumenti rilevanti e generalizzati stabiliti dalle compagnie per il periodo estivo 2011 siano "il risultato di un’intesa finalizzata ad evitare un corretto confronto concorrenziale".
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