Quanto si spreca ad essere italiani

Prima c’è arrivato il governo tecnico. Poi il secondo quotidiano nazionale, La Repubblica. Noi di Non Sprecare lo ripetiamo ormai da anni: la crescita economica riparte dall’efficienza quotidiana, dalle abitudini personali e anche dalle grandi scelte sistemiche di una nazione. Così è con molta soddisfazione che oggi la redazione di Non Sprecare segnala questa interessante […]

Prima c’è arrivato il governo tecnico. Poi il secondo quotidiano nazionale, La Repubblica. Noi di Non Sprecare lo ripetiamo ormai da anni: la crescita economica riparte dall’efficienza quotidiana, dalle abitudini personali e anche dalle grandi scelte sistemiche di una nazione. Così è con molta soddisfazione che oggi la redazione di Non Sprecare segnala questa interessante iniziativa del quotidiano diretto da Ezio Mauro, che invita i suoi lettori a segnalare gli sprechi più gravi che gravano sul Bel Paese: un’iniziativa che segue la decisione governativa di assegnare a Enrico Bondi il ruolo di “Commissario agli sprechi”.

Perché un altro tecnico tra i tecnici? La risposta è semplice: Bondi avrà una licenza non consentita agli altri membri dell’Esecutivo: il permesso e il dovere di non guardare in faccia nessuno, che sia un esponente di partito o un ministro. E dov’è che la mannaia di Bondi andrà ad incidere? Soprattutto sugli enti locali: sui costi burocratici decentrati, sull’efficienza delle istituzioni territoriali e sulla giustificazione della loro stessa esistenza. In particolare poi Bondi probabilmente si concentrerà (o almeno dovrebbe) sulle 20mila stazioni appaltanti a cui si rivolgono gli enti locali italiani e che hanno finora consentito a comuni, province, regioni di potersi affidare a terzi che spesso e volentieri non applicano i prezzi standard di mercato per i propri servizi. E poi la burocrazia: si parlava già negli anni ’60 dell’assurdità kafkiana – in termini di efficienza – dei servizi pubblici al cittadino.

Per questo, riportiamo uno stralcio delle segnalazioni dei lettori de La Repubblica che ritraggono l’impegno più arduo che attende Bondi, ma anche quello più concreto visto che le due voci in questione pesano come un macigno sulla spese corrente statale.

Enti e burocrazia. Comuni piccolissimi con un numero di dipendenti pari alla metà degli abitanti, Enti che non hanno più ragione di esistere e uffici che duplicano le attività svolte da altri. "Le commissioni invalidità civile ASL sono un inutile doppione – denuncia Giovanni Indini, presidente della Commissione ciechi e sordomuti di Brindisi -. La decisione finale spetta ai sanitari dell’INPS che controllano i verbali sanitari delle Commissioni ASL, mentre potrebbero direttamente visitare i pazienti come si fa nella pensionistica del lavoro. Le Commissioni sono totalmente inutili anche perché rimane invariato il diritto dell’istante ad eventuale ricorso giudiziario". 

Ha svolto una ricerca per verificare gli sprechi nel nostro Paese Alessandro Ascheri che scrive: "Ho letto i primi dati del recente censimento del 2011 e ho scoperto che esiste un comune (il più piccolo d’Italia), Pedesina, che ha 30 abitanti e sono andato a vedere il suo sito. Si scopre che questo comune ha un sindaco, un vicesindaco, 4 assessori (di cui uno è il vicesindaco), 12 consiglieri (di cui 3 anche assessori) e un segretario, per un totale di 15 persone! Per un paese di 30 abitanti! Se consideriamo che avranno anche un corpo dei vigili urbani e degli uffici comunali, praticamente tutto il paese è stipendiato dallo Stato…". 

Cencetto, invece, punta l’attenzione sul ‘duplicato tra Motorizzazione e ACI: "Il primo è statale, il secondo parastatale (il presidente dell’ACI è anche il presidente dell’associazione petrolieri, lo Stato paga diverse centinaia di migliaia di euro al parastatale e, immagino, che i petrolieri diano altrettanti)", scrive e si chiede: "Perché non riunire i due enti? Quello che viene fatto da uno può benissimo essere fatto anche dall’altro. Abbiamo il P.R.A. e l’archivio della motorizzazione che sono due cose uguali e perché non li unifichiamo? Se serve una legge basta farla e il risparmio sarà evidente".

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