L’obiettivo è altisonante e se non fosse per il fatto che riguarda Napoli tutti lo prenderebbero sul serio. L’obiettivo si chiama ‘rifiuti zero’ entro il 2020 per il capoluogo partenopeo. Si tratta della teoria e strategia del professor Paul Connet, docente di chimica in America alla St. Lawrence University che in questi giorni a Napoli ha presentato il suo piano che tende a fare della città campana l’esempio di virtù e non il paradigma dell’inefficienza e della sporcizia che tanti problemi sta causando all’immagine dell’Italia nel mondo.
Per non parlare poi delle sanzioni che in sede comunitaria arrivano di continuo al nostro paese per effetto dell’immondizia napoletana. Il Professo Connet ha parlato di una ‘sfida stimolante’ per la città che può riscattare la sua immagine e il Comune, rappresentato in questa occasione dal sindaco Luigi De Magistris e dal vice sindaco Tommaso Sodano ha varato una delibera che è finalizzata ad intensificare la raccoltà differenziata e a migliorare la riduzione dei rifiuti. Sono stati studiati i casi di altre città italiane ed europee per capire modalità e differenze per l’attuazione di questo, ambizioso, programma di lavoro che deve coinvolgere prima delle istituzioni i cittadini. Staremo a vedere, senza scetticismo e senza illusioni quale sarà il risultato di questo programma che inizia da oggi.
Ecoseven
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