Pmi, green marketing ma prezzi troppo alti

Le imprese italiane non si limitano piu’ a tingersi di verde, considerando il green marketing un semplice espediente per fare immagine, ma si impregnano di verde e trattano il green marketing come leva strategica. Pero’ sopravvalutano la propensione del cliente a pagare di piu’ i prodotti ecologici e non comprendono fino in fondo quali siano […]

Le imprese italiane non si limitano piu’ a tingersi di verde, considerando il green marketing un semplice espediente per fare immagine, ma si impregnano di verde e trattano il green marketing come leva strategica. Pero’ sopravvalutano la propensione del cliente a pagare di piu’ i prodotti ecologici e non comprendono fino in fondo quali siano i veri elementi di valore dei prodotti e servizi green. Lo rileva Creare valore con il green marketing, un’indagine estensiva della SDA Bocconi, a cura di Davide Reina e Silvia Vianello, su prodotti e servizi green che mette a confronto le opinioni di 500 consumatori e di 300 manager di imprese attive nei piu’ svariati settori.
Mentre il 44% dei manager ritiene che i prodotti green consentano di strappare un prezzo piu’ alto rispetto ai prodotti tradizionali, solo il 13% dei consumatori la pensa allo stesso modo, pur riconoscendo la qualita’ dei prodotti green (il 46% pensa che sia superiore a quella dei prodotti tradizionali e meno del 9% la giudica inferiore).
A caratterizzare i prodotti green e a determinarne il valore agli occhi dei consumatori sono soprattutto due caratteristiche: la riciclabilita’ (ritenuta almeno abbastanza importante dal 90% degli intervistati) e i risparmi di energia (apprezzati dall’82% dei consumatori).
Da parte loro, le imprese hanno superato la fase in cui consideravano il green marketing soltanto uno strumento di comunicazione per migliorare l’immagine aziendale. Questo aspetto e’ ancora apprezzato dal 65% dei manager, ma sono ormai di piu’ quelli che considerano il green marketing una leva per sfruttare nuove opportunita’ di crescita (66%) e per rinforzare la posizione competitiva (70%).
Le imprese hanno anche superato l’impostazione mordi-e-fuggi e nella quasi totalita’ dei casi (96%) valutano che gli investimenti in green marketing diano ritorni nel medio e lungo periodo, ma conservano ancora molte incertezze sui parametri da utilizzare per misurarli.

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