Pianura Padana: un piano contro lo smog. Ma i soldi per realizzarlo dove sono?

Ho letto il documento di alcuni amministratori della Pianura Padana, da Bologna a Pavia, da Modena a Udine, per contrastare lo smog sul territorio e incentivare una nuova mobilità. Le intenzioni sono buone e hanno un obiettivo fondamentale: lasciare i camion inquinanti alle porte delle città, per poi proseguire il trasporto delle merci attraverso mezzi ibridi o […]

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Ho letto il documento di alcuni amministratori della Pianura Padana, da Bologna a Pavia, da Modena a Udine, per contrastare lo smog sul territorio e incentivare una nuova mobilità.

Le intenzioni sono buone e hanno un obiettivo fondamentale: lasciare i camion inquinanti alle porte delle città, per poi proseguire il trasporto delle merci attraverso mezzi ibridi o elettrici, come già avviene a Padova.

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Ancora: introdurre il limite dei 30 chilometri all’ora per la circolazione nei centri urbani, diffondere car sharing e bike sharing, convertire i mezzi pubblici alle nuove tecnologie ibride ed elettriche. Intenzioni, appunto.

A questo punto però servono i fatti, e bisogna capire dove le amministrazioni locali troveranno le risorse finanziarie per il piano anti smog.

Non credo che il problema si possa risolvere con i pochi mezzi a disposizione degli enti locali, serve un piano nazionale che magari parta da un caso campione come quello della Pianura Padana. Un piano contro l’inquinamento e per la nuova mobilità.

Ci sarà un ministro disposto a scommettere ed a investire per una nuova crescita economica? O le intenzioni resteranno buone ma inutili?

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