Pesci fuor d’acqua: sono già pochi, saranno meno

Se ne parla da anni, sempre tra le righe perché forse è una possibilità troppo grave con cui confrontarsi. E se il pesce nel mare inteso come prodotto alimentare facilmente reperibile stesse diventando sempre più raro? E se un giorno dovessimo scoprire che anche le sogliole o le vongole sono prodotti d’elite perché introvabili? L’allarme […]

Se ne parla da anni, sempre tra le righe perché forse è una possibilità troppo grave con cui confrontarsi. E se il pesce nel mare inteso come prodotto alimentare facilmente reperibile stesse diventando sempre più raro? E se un giorno dovessimo scoprire che anche le sogliole o le vongole sono prodotti d’elite perché introvabili?

L’allarme è forte e viene da una fonte autorevolissima: il WWF. Che lancia quest’appello e la successiva petizione che noi di Non Sprecare siamo felici di riportare. Ecco l’invito di World Wildlife Fund Italia:

La pesca eccessiva ha consumato gli stock ittici in Europa e nel mondo. Di pesce, ormai ce n’e’ poco. E sono i pescatori, oltre a noi, a dirlo! Nelle acque europee circa il 70% degli stock ittici sono sovrasfruttati. Si pescano piu’ pesci di quanti ne nascono. Specie simbolo come il tonno rosso del Mediterraneo o il baccalà dell’Atlantico sono stati enormemente sfruttati per decenni. E ‘tempo di cambiare e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti voi.

L’Europa ha purtroppo sempre mal gestito la pesca. La sua politica comune della pesca (PCP) è attualmente in fase di revisione. Abbiamo, quindi, un’opportunità unica per assicurare un futuro per i pesci e per vedere i nostri mari prosperare di nuovo. Abbiamo bisogno di una vera e’ propria riforma radicale della politica della pesca europea. Chiedi una riforma della Politica della Pesca Europea. Firma la petizione! 

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