Non sprecare a Natale

Le festivita’ natalizie sono tradizionalmente l’occasioni per pantagrueliche mangiate, all’insegna della compagnia e della convivialita’, in cui e’ bello mettere in tavola tante cose buone per se’ e per le persone a cui vogliamo bene. Tutto questo, inevitabilmente comporta un certo spreco di cibo, visto che non sempre si riesce a consumare tutto quello che […]

Le festivita’ natalizie sono tradizionalmente l’occasioni per pantagrueliche mangiate, all’insegna della compagnia e della convivialita’, in cui e’ bello mettere in tavola tante cose buone per se’ e per le persone a cui vogliamo bene. Tutto questo, inevitabilmente comporta un certo spreco di cibo, visto che non sempre si riesce a consumare tutto quello che si mette in frigorifero: del resto l’abbondanza fa allegria e almeno una volta l’anno non si sta a fare i conti con il rigore quotidiano. Peccato pero’ che tante prelibatezze, tra l’altro piuttosto costose, finiscano irreparabilmente nella pattumiera. Ecco allora un piccolo vademecum messo a punto dall’Associazione dei Consumatori Adoc per evitare o almeno per limitare il piu’ possibile gli sprechi, soprattutto in questi tempi di crisi.

L’Adoc ha effettuato un’indagine e ha calcolato che nel corso del 2009 in media ogni famiglia italiana finira’ per buttare nella spazzatura il corrispettivo di 515 euro. Il picco e’ previsto proprio per il periodo natalizio: in ogni casa si butteranno dal frigo direttamente nel cassonetto il corrispettivo di circa 50 euro a Natale, a cui se ne aggiungeranno altri 20 a Capodanno. Un fatto di questo genere si verifica un po’ in tutte le occasioni di festa, compleanni compresi, eppure una riflessione e’ d’obbligo: “Con i soldi sprecati per questi appuntamenti – fa notare il presidente dell’Adoc, Carlo Pileri – una famiglia potrebbe fare la spesa per circa due settimane”.
Come fare per correre ai ripari, senza privarsi del piacere di qualche portata prelibata da mettere sulla tavola natalizia? L’associazione dei consumatori propone un semplice vademecum in cinque punti, ispirato alle elementari norme di buon senso di cui spesso ci si dimentica quando si deve riempire il carrello della spesa.

1 la verdura nella parte bassa del frigo per evitare che ammuffisca.
2 – Riutilizzare gli avanzi di cibo per preparare altri piatti.
3 – Conservare
4 – Surgelare le porzione avanzate e riutilizzarle in seguito. – Evitare le offerte promozionali illusorie e cercare di acquistare quantita’ limitate (o almeno ragionevoli) dei prodotti.
5 – Acquistare quantita’ inferiori di cibo e farlo piu’ spesso, scegliendo via via quello di cui si ha bisogno.
Per questa via si possono ridurre effettivamente gli sprechi: la previsione per il 2009 sembra piu’ bassa rispetto ai dati registrati lo scorso anno, ma si tratta di quantita’ comunque ingenti: nel 2008, infatti, ogni famiglia ha consegnato alla pattumiera cibo per complessivi 561 euro. Secondo i calcoli Adoc, quest’anno ci fermeremo a 515 euro: il 9% della spesa totale annua. ”Ancora troppo”, commenta Pileri.
Il 37% dei prodotti che si buttano sono quelli freschi, come latte, uova, carne, formaggi. Seguono pane (19%), frutta e verdura (17%), affettati (9%), prodotti in busta come le insalate (8%), pasta (4%) scatolame e surgelati (entrambi 3%). Il motivo principale per cui si getta il cibo e’ l’eccesso di acquisto generico, sebbene sia in calo del 3% sul 2008. Aumentano pero’ gli sprechi per eccesso di acquisti effettuati in occasione di offerte speciali e per scadenza del prodotto.

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