Una giornata senza monete e banconote per insegnare agli italiani a fare a meno del denaro contante. Mancano appena due giorni al No cash day, in programma martedì 21 giugno, evento ideato dall’italiano Geronimo Emili, gestore di un’iniziativa che vedrà, oltre alla messa al bando di monete e banconote, tavole rotonde e appuntamenti collaterali. Obiettivo: coinvolgere l’opinione pubblica su un tema sempre più al centro del dibattito economico.
«Quel che vogliamo – spiega Emili – è sostenere la riduzione del cash in favore dei sistemi di pagamento elettronico, attraverso un articolato programma di informazione ed educazione che ponga l’accento sugli aspetti negativi di banconote e monete». Ma perchè mai fare a meno dei contanti? «Sono tante le motivazioni che dovrebbero indurci a migrare su altri sistemi di pagamento – assicura l’ideatore del No cash day – a partire dal costo esorbitante della gestione del denaro, l’impatto ambientale, l’utilizzo per evadere le tasse, ma anche la pericolosità per la salute, l’igiene».
Vero. Ma è anche vero che sarebbe ora di avere la possibilità di bypassare le multinazionali delle carte di credito per poter adottare sistemi di micro-pagamento online diretti senza dover passare da loro e pagare l’obolo della percentuale, impedendo la possibilità di effettuare pagamenti di un centesimo, per esempio. "Immaginate quale innovazione potrebbe portare un sistema che permetta a chiunque di effettuare mini-transazioni (parliamo di centesimi di euro) per beneficiare di contenuti di qualità". Il teorico di questa idea è Marco Calvo, da 16 anni online con la biblioteca Liber Liber di cui è presidente, secondo cui un freno consistente è dato dalla censura giuridico-bancaria ai micropagamenti. A quando il "micro-payment day" (adotto anch’io l’inglesismo, no problem)? Finchè lo sponsor sarà MasterCard (vedi il No-cash day) , la vedo dura…